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Acari delle orecchie nel gatto

  • Gli acari delle orecchie sono dei parassiti esterni del gatto; il loro nome scientifico è Otodectes Cynotis e possono colpire sia il gatto che il cane.
  • Gli acari delle orecchie trasmettono la rogna auricolare, una parassitosi. Questa patologia si trasmette per semplice contatto tra due animali infetti.
  • Le conseguenze della rogna auricolare possono essere serie: l’infestazione causa un intenso prurito alle orecchie; l’animale comincia a grattarsi fino a procurarsi vere e proprie lesioni da grattamento (ad altissimo rischio di infezione).
  • La cura della rogna auricolare è complessa: la semplice pulizia auricolare con shampoo specifici spesso non è sufficiente e deve essere coadiuvata da una terapia specifica prescritta dal veterinario.

La rogna auricolare

Otodectes Cynotis

La rogna è demodettica è causata dall’infestazione di Otodectes Cynotis, un parassita esterno del gatto. Questo acaro, sprovvisto di zampe, vive nascosto nei follicoli piliferi del cane, dove compie il suo ciclo vitale.

Sintomi dell’infestazione

La rogna auricolare si manifesta con una secrezione molto abbondante di cerume; il cerume assume un colore grigiastro e una una consistenza granulosa e molto asciutta, che permette al veterinario di riconoscere con semplicità questa parassitosi.

Come avviene il contagio

Il contagio avviene attraverso il contatto tra un gatto infestato e un altro.

Trasmissione dal cane all’uomo

Gli acari Otodectes Cynotis sono scarsamente specifici: possono sopravvivere anche su piccoli mammiferi e perfino sull’uomo, benché i casi di contagio siano rari. I bambini sono i soggetti più a rischio: gli acari potrebbero attaccarsi sulle braccia e sul tronco.

Ciclo di vita

Il ciclo di vita delgli acari delle orecchie dura 3-4 settimane e si svolge interamente all’interno del padiglione auricolare e del condotto uditivo del gatto (o del cane).

Acari delle orecchie: le cure

Prima di procedere è necessario pulire accuratamente il condotto uditivo del gatto con un detergente delicato, rimuovendo il cerume granuloso in eccesso. In seguito, sarà opportuno somministrare un acaricida per uso locale e procedere con uno shampoo completo che elimini gli acari non soltanto dal condotto uditivo ma anche dagli altri possibili siti d’infestazione. Dopo la visita clinica, sarà il veterinario a suggerire la terapia specifica più indicata in base alle condizioni dell’animale e allo stato della parassitosi.

*Prima di intraprendere qualsiasi azione vi consigliamo di consultare il vostro veterinario di fiducia.

Leggi anche:

Approfondimenti

  1. Otodectes Cynotis. Su: www.sciencedirect.com

Rogna rossa del cane (demodecia)

  • La rogna rossa è una parassitosi che può colpire qualsiasi cane. Essa è causata da un acaro, Demodex canis.
  • Il nome scientifico di questa malattia è demodecia, ma è più conosciuta come rogna rossa o rogna demodettica.
  • Le conseguenze dell’infestazione possono essere molto gravi, specialmente se gli acari colpiscono cani cuccioli o immunodepressi.
  • La cura della demodecia è complessa; la soluzione migliore – dove possibile – è la profilassi antiparassitaria.

La rogna demodettica (o rogna rossa)

Demodex canis

La rogna è demodettica è causata dall’infestazione di Demodex canis, un parassita esterno del cane. Questo acaro, sprovvisto di zampe, vive nascosto nei follicoli piliferi del cane, dove compie il suo ciclo vitale.

Sintomi dell’infestazione

Nella maggior parte dei cani infestati Demodex canis il parassita non produce alcun sintomo. Tuttavia, alcune razze, oltre ai cani cuccioli e agli esemplari immunodepressi, sono particolarmente predisposte a manifestare la rogna rossa. In questi casi, alla parassitosi si associa un’infezione da Staphylococcus intermedius, un batterio patogeno che provoca forme piuttosto gravi. La demodecia causa la perdita del pelo sul muso e sugli arti del cane. In queste aree, la pelle assume una consistenza squamosa. Questi sintomi rendono la rogna demodettica particolarmente semplice da individuare. Tuttavia, è sempre opportuno far visitare il cane da un veterinario: sarà lui a compiere la diagnosi.

Come avviene il contagio

Il contagio avviene attraverso il contatto tra un cane infestato e un altro. Infatti, le larve di Demodex canis sono dotate di zampe e si muovono da un follicolo pilifero all’altro, alla ricerca di cibo. Spesso il contagio avviene tra una madre e i suoi cuccioli.

Trasmissione dal cane all’uomo

Demodex canis non è trasmissibile all’uomo: questo acaro sopravvive unicamente sulla cute del cane. Tuttavia, esistono acari che infestano l’uomo e causano la demodecia umana.

Ciclo di vita

Il ciclo di vita del Demodex canis si svolge interamente sulla cute del cane e dura all’incirca un mese. Ogni femmina depongono una ventina di uova all’interno di un follicolo pilifero del cane: in questo modo i parassiti si moltiplicano rapidamente infestando l’ospite.

Rogna rossa: le cure

La rogna rossa viene curata con prodotti specifici: pipette per uso topico, da applicare sul collo del cane e prodotti per uso sistemico. In alcuni casi, ai prodotti specifici per debellare gli acari si aggiungeranno terapie antibiotiche. Sarà il vostro veterinario di fiducia a consigliarvi i prodotti più adatti e la posologia.

Il trattamento della rogna demodettica è lungo e il cane potrebbe andare incontro a parassitosi recidive. In particolare, gli animali più deboli potrebbero sviluppare delle infezioni batteriche secondarie dalle conseguenze importanti. Intervenire tempestivamente è fondamentale.

*Prima di intraprendere qualsiasi azione vi consigliamo di consultare il vostro veterinario di fiducia.

Approfondimenti

  1. Demodex canis: su sciencedirect.com

Pidocchi del gatto

  • Esiste una sola famiglia di pidocchi che infesta i gatti: Felicola subrostratum.
  • Questi pidocchi sono rari anche nei gatti selvatici e in quelli in cattive condizioni igieniche.
  • Per eliminare un’infestazione di pidocchi si può ricorrere a specifici shampoo o ad una pipetta antiparassitaria ad ampio spettro.

I pidocchi del gatto

Felicola subrostratum

Il Felicola subrostratum è un parassita appartenente ai pidocchi morsicatori, che si nutrono delle squame cutanee (forfora) presenti sulla pelle del gatto.

Sintomi dell’infestazione

I pidocchi sono parassiti davvero piccoli, che vivono attaccati alla cute del gatto, sotto il pelo; per questa ragione, individuarli ad occhio nudo è molto difficile. L’infestazione da Felicola subrostratum causa forti pruriti al gatto, causati dalle gocce di saliva che i pidocchi rilasciano sulla cute dell’ospite. I pidocchi raramente causano infezioni, tuttavia il gatto potrebbe causarsi graffi e lesioni grattandosi. Esistono gatti che nonostante un’infestazione da Felicola subrostratum non manifestano alcun sintomo della loro presenza. Per questa ragione è importante seguire una regolare profilassi antiparassitaria.

Come avviene il contagio

Il contagio da Felicola subrostratum può avvenire per via diretta, attraverso il contatto con un altro gatto infetto o per via indiretta, utilizzando spazzole e pettini infestati dalle uova di questo pidocchio.

Trasmissione dal gatto all’uomo

Felicola subrostratum è un pidocchio ospite-specifico: questo vuol dire che si trasmette esclusivamente da un gatto all’altro e non c’è pericolo che contagi l’uomo né gli altri animali domestici.

Ciclo di vita

Questo pidocchio è un parassita che svolge il suo ciclo vitale interamente sull’ospite, vale a dire saldamente ancorato alla cute del gatto. Il ciclo vitale dura all’incirca un mese, durante il quale i pidocchi femmina depongono numerose uova avvolte in piccole sacche dette lendini. Uova e pidocchi si trovano esclusivamente sul pelo del gatto: il rischio di dispersione nell’ambiente circostante è minimo.

Trattamenti contro i pidocchi del gatto

Per eliminare l’infestazione da Felicola subrostratum è sufficiente trattare adeguatamente il gatto: a differenza del pidocchio umano non occorre sanificare tutto l’ambiente domestico.

I prodotti impiegati sono spray e shampoo specifici contro questi parassiti, oppure le tradizionali pipette antiparassitarie ad ampio spettro (proteggono anche da pulci e zecche).

*Prima di intraprendere qualsiasi azione vi consigliamo di consultare il vostro veterinario di fiducia.

Approfondimenti

  1. Felicola subrostratus: su www.aavp.org (American Association of Veterinary Parasitologists)

Appendice

Un gatto che si gratta. Il prurito causato da Felicola subrostratus porta il gatto a grattarsi in continuazione, ed è il principale segnale che permette di individuare questo parassita.

Cosa mangiano i gatti?

Domanda: Cosa mangiano i gatti?

Risposta: I gatti sono felini carnivori. La loro dieta è composta in prevalenza da proteine della carne e del pesce (95% delle calorie totali) e per la parte restante da grassi, amminoacidi, frutta e verdura.

Cosa mangiano i gatti? Ecco la dieta

A differenza dei cani, che sono animali onnivori, i gatti sono carnivori stretti. Questo significa che la loro dieta è composta quasi esclusivamente da carne.

cosa mangiano i gatti?
Due gatti che mangiano. (Foto da: Pixabay)

I gatti in natura si nutrono delle prede che cacciano: uccelli, lucertole, roditori e piccoli mammiferi. A causa delle dimensioni esigue delle prede, i gatti non fanno un unico pasto, ma tanti piccoli spuntini. La loro dieta dunque è composta da carne e interiora. In 24 ore i gatti arrivano a fare fino a 15-20 pasti.

Leggete anche:

La dieta dei gatti domestici

L’alimentazione dei gatti domestici dovrebbe rispettare quanto più possibile quella che abbiamo appena descritto.

La dieta casalinga, per chi ha il tempo e la possibilità di seguirla, è la scelta più indicata. Dovrebbe essere composta da: 80% di carne magra, 10% di interiora, 10% di ossa polpose, con l’aggiunta di piccole quantità di frutta e verdura (1-2%).

Per chi non vuole optare per una dieta casalinga, meglio optare per il mangime umido: di solito i gatti lo preferiscono a quello secco. Scegliete un mangime di qualità, che non contenga troppi carboidrati.

La dieta BARF (Biologically Appropriate Raw Food) è particolarmente indicata per i gatti, a causa della loro natura di carnivori. Questa dieta prevede di somministrare esclusivamente alimenti crudi, imitando l’alimentazione dei felini allo stato selvatico.

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Cosa mangiano i gattini?

Dalla nascita fino a quattro settimane di vita, i gattini vengono allattati dalla madre.

Dopo il primo mese di vita comincia lo svezzamento: la capacità dei cuccioli di assimilare il lattosio si riduce ed è possibile introdurre quantità crescenti di alimenti secchi mescolati col latte. Questa fase dura circa due settimane: a partire dalle sei settimane di vita i gattini sono svezzati e si nutrono quasi esclusivamente di carne.

Libri consigliati:

Petra Rus. Enio Marelli. BARF. La dieta naturale per il tuo gatto. Sperling & Kupfer. 2016

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Formaggio ai cani: possono mangiarlo?

I cani possono mangiare il formaggio?

Si sa, i cani vanno pazzi per qualsiasi cosa, commestibile o no. Conoscere gli alimenti nocivi per questi animali è fondamentale per evitare cibi vietati o velenosi.

Formaggio ai cani: cosa c’è da sapere

Cominciamo dicendo che formaggio e latticini solitamente sono ben tollerati dai cani, che possono mangiarne quantità modeste senza alcun effetto collaterale (non c’è distinzione tra formaggi freschi, stagionati, a pasta fusa o derivati del latte come la ricotta).

Tuttavia, una piccola percentuale di cani – proprio come accade a noi – soffre di intolleranza al lattosio: in questo caso, l’ingestione di latticini causa una leggera diarrea che solitamente si risolve in tempi brevi senza bisogno di intervenire. Se avete il sospetto che il vostro cane sia intollerante ai latticini, evitate di farglieli mangiare e consultate un veterinario di fiducia per avere ulteriori indicazioni. Quando si parla di salute animale, è sempre bene affidarsi a un professionista della salute animale ed evitare il “fai da te”.

Lo yogurt, pur essendo un latticino, non contiene lattosio e quindi è indicato anche per i cani intolleranti ai latticini. Inoltre, contiene una gran quantità di fermenti lattici benefici, per noi come per i nostri amici a quattro zampe.

Prima di giungere alle conclusioni, è bene sottolineare che i latticini non fanno parte della dieta abituale del cane. I nostri amici ricavano le proteine di cui hanno bisogno dalla carne, bianca o rossa, e dal pesce. I mangimi secchi in commercio non contengono latticini, così come le diete casalinghe ben formulate non prevedono questi alimenti.

Per concludere: i cani possono mangiare il formaggio, a patto di somministrarlo in piccole quantità e solo in via occasionale. Ad esempio, è possibile offrire latticini di vario tipo come premi durante l’addestramento.

Meglio evitare, invece, di offrire quotidianamente bocconcini di formaggio ai nostri amici animali: l’eccesso di latticini, infatti, benché non sia velenoso, è sconsigliato.

Cosa dare da mangiare al cane

In questo articolo vi spiegheremo cosa dare da mangiare al cane per mantenerlo in salute.

Cosa dare da mangiare al cane

I cani sono voraci, si sa: mangerebbero qualsiasi cosa ma occorre prestare la giusta attenzione alla loro dieta, per rispettare il fabbisogno nutrizionale di questi animali. Una dieta equilibrata per i nostri amici a quattro zampe deve comprendere non solo proteine (carne e pesce), ma anche carboidrati (riso, pasta e cereali), grassi, vitamine e minerali. Evitate di dare da mangiare al cane gli avanzi del pranzo e della cena: potrebbero essere eccessivamente grassi o contenere alimenti nocivi per la sua salute.

La soluzione più semplice è optare per uno dei mangimi secchi commerciali: l’apporto di nutrimenti è studiato da un’equipe di veterinari per contenere tutto il nutrimento di cui il cane ha bisogno. Esistono mangimi con differenti fasce di prezzo, a seconda della qualità delle materie prime.

Naturalmente è possibile preparare in casa il mangime per i nostri amici a quattro zampe. Esistono numerosi regimi dietetici casalinghi per chi ha il tempo e la voglia di mettersi ai fornelli. Se sceglierete questa strada, però, vi raccomandiamo di consultare il vostro veterinario di fiducia e di concordare la dieta insieme a lui. Eviterete pericolosi squilibri alimentari.

Un regime dietetico che gode di grande popolarita è il BARF (acronimo che significa Biologically Appropriate Raw Food), una dieta a base di cibi crudi che imita l’alimentazione dei cani allo stato selvatico. L’alimentazione BARF è più costosa rispetto a una semplice dieta casalinga. Anche in questo caso vi suggeriamo di sottoporre la dieta all’attenzione di un veterinario.

Cibi da evitare

Non tutti gli alimenti che consumiamo sono adatti ai cani. Alcuni di essi sono addirittura velenosi e possono nuocere gravemente alla salute dei nostri amici a quattro zampe.

Eccone alcuni (da evitare in modo tassativo):

  • Cioccolato
  • Cipolla
  • Caffè
  • Sostanze alcoliche
  • Uva
  • Cibi lievitati
  • Aglio

Per conoscere tutti gli alimenti velenosi per i cani dovete leggere la guida: Cibi velenosi vietati ai cani.

Zecche nei cani: prevenirle ed eliminarle

In questo articolo ti spiegheremo come prevenire ed eliminare le zecche nei cani. Le zecche sono tra i più frequenti parassiti che infestano i cani, ma non devono essere sottovalutate. Esse infatti possono trasmettere numerose malattie al cane e all’uomo, alcune delle quali potenzialmente molto gravi.

Prevenire le zecche nei cani

L’azione più efficace contro le zecche è senza dubbio la prevenzione: semplice, economica ed efficace. Per proteggere i cani dal morso delle zecche si possono utilizzare le fialette antiparassitarie o un apposito collare.

Dopo aver iniziato un ciclo di profilassi, non interrompetelo (a meno che non sia il veterinario a indicarlo) e rispettate rigorosamente le scadenze indicate sulla confezione del prodotto.

Prestate attenzione ai luoghi che frequentate con il cane: le zecche si nascondono nel sottobosco e nell’erba alta; scegliete prati e sentieri ben puliti per ridurre al minimo il rischio di entrare in contatto con questi spiacevoli aracnidi. Prima di uscire per la passeggiata, può essere utile vaporizzare il pelo del cane con un apposito repellente per zecche ad uso veterinario.

Rimuovere le zecche

Nonostante la profilassi, può capitare di trovare una zecca sui vostri amici a quattro zampe. Non fatevi prendere dal panico: rimuovere una zecca è un’operazione alla portata di chiunque! Le zecche devono essere rimosse utilizzando delle apposite pinzette, che potete acquistare per pochi euro in farmacia oppure online. Solitamente, la confezione riporterà le istruzioni dettagliate per rimuovere i parassiti. Se avete dei dubbi su come procedere, consultate il vostro veterinario di fiducia. Rimuovere una zecca in modo scorretto può causare la rottura della testa del parassita. Se la testa o il rostro rimane conficcata nella cute del cane, potrebbe causare infezioni.

Dopo l’estrazione bisogna immediatamente disinfettare e lavare la ferita da puntura di zecca e verificare se è rimasto qualche residuo.
Inoltre, è molto importante tenere sotto controllo la salute del cane per individuare eventuali infezioni o malattie causate dalla puntura di zecca nel cane.

*ATTENZIONE: questo articolo non costituisce un consulto medico-veterinario. Vi consigliamo di rivolgervi sempre al vostro veterinario di fiducia prima di prendere qualsiasi iniziativa.

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