Ragni velenosi in Italia
Sapevi che esistono alcune specie di ragni velenosi in Italia? Il loro veleno non può rivaleggiare con quello dei ragni velenosi australiani e americani, ma conoscerli è comunque importante.
Ragni velenosi in Italia
Nel nostro paese sono due le specie che hanno una certa rilevanza medica: il ragno violino (nome scientifico Loxosceles rufescens) e la vedova nera europea o malmignatta (nome scientifico Latrodectus tredecimguttatus).
Prima di addentrarci alla scoperta di queste due specie, vogliamo rassicurarti: le vittime in Italia sono pochissime e solitamente si tratta di persone che hanno gravi problemi di salute preesistenti. Ciononostante è bene conoscere questi ragni e le loro abitudini.
Ragno violino
Il ragno violino è un artropode di piccole dimensioni (il corpo del maschio non supera i 6-7mm mentre la femmina può raggiungere i 9mm) di colore marrone.
Questa specie è attiva di notte: di giorno dorme rintanato nelle nostre case o negli anfratti tra le rocce. Il morso è indolore e i sintomi compaiono solo dopo 48-72 ore dall’inoculazione del veleno. A causa del morso indolore, spesso le vittime non sanno di essere state avvelenate da un ragno violino.
I sintomi dell’avvelenamento comprendono formicolio, bruciore e ecchimosi dell’area colpita, che può persistere per diverse settimane. In un ristretto numero di casi la ferita si ulcera e compaiono sintomi più gravi come febbre, emorraggie e danni ai muscoli e agli organi interni.
Chi viene morso da un ragno e accusa sintomi simili a quelli appena descritti dovrebbe chiamare al più presto il centro antiveleni. Inoltre, è sempre buona norma catturare il ragno (vivo o morto), per facilitare il riconoscimento e la scelta dell’antidoto più adatto.
Vedova nera europea
Questo ragno ha l’addome nero, di forma sferica, con tredici piccole macchie rosse (in alcuni esemplari le macchie sono gialle o biancastre). La femmina raggiunge al massimo i 15mm di dimensioni: anche in questo caso si tratta di un artropode di piccole dimensioni, che passa spesso inosservato.
La malmignatta vive nei campi, specialmente dove l’erba è alta. È possibile incontrarla anche lungo le mulattiere e tra la macchia mediterranea. In passato costituiva un problema per i contadini che raccoglievano il grano a mano; oggi le vittime sono rare e sono perlopiù bambini o escursionisti.
La femmina secerne un veleno pericoloso. Il suo morso è indolore, ma dopo alcune ore compaiono i primi sintomi: intenso bruciore dell’area colpita, nausea, vomito e dolori addominali. Nei soggetti allergici il veleno potrebbe causare uno shock anafilattico o squilibri cardiaci.