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Categoria: pesci

20 curiosità sui pesci e sul loro comportamento

Siete pronti ad immergervi nel mondo animale? Oggi vi porteremo nel regno sottomarino per scoprire alcune incredibili curiosità sui pesci. Dalle profondità oceaniche alle piccole pozze d’acqua dolce, i pesci affascinano con la loro varietà e i loro comportamenti. È tempo di tuffarci e scoprire insieme!

20 curiosità sui pesci e sul loro comportamento

  1. Molti pesci cambiano colore per comunicare. Può essere un modo per attrarre un partner, intimidire un rivale o mimetizzarsi nel loro ambiente.
  2. I pesci usano una varietà di suoni per comunicare tra loro, tra cui sbattere, gracchiare, fischiettare e perfino ronzare.
  3. Alcuni pesci possono respirare aria oltre all’acqua. Ad esempio, il pesce gatto può respirare aria per sopravvivere a periodi di siccità.
  4. Mentre alcuni pesci chiudono gli occhi e “dormono”, altri rimangono svegli ma in uno stato di riposo.
  5. Molti pesci si muovono in bancarotta per protezione. Un grande gruppo può confondere i predatori, e la presenza di tanti occhi aumenta le probabilità di avvistare una minaccia.
  6. Alcuni tipi di pesce, come il salmoni, nascono in acqua dolce, migrano verso l’oceano per crescere e tornano all’acqua dolce per riprodursi.
  7. I pesci abissali emettono luce per attirare le loro prede. Nel buio assoluto delle profondità oceaniche, questa trappola luminosa è mortale.
  8. Alcuni pesci possono cambiare sesso nel corso della loro vita, un fenomeno noto come ermafroditismo sequenziale.
  9. I pesci hanno un sesto senso chiamato linea laterale, che li aiuta a rilevare le correnti e le vibrazioni dell’acqua.
  10. I pesci che vivono in acque profonde spesso si muovono molto lentamente per conservare energia nel loro habitat freddo e scuro.
  11. Alcuni grandi pesci, come gli squali, sono noti predatori, ma molti pesci si nutrono prevalentemente di piante, insetti e piccoli invertebrati.
  12. Le anguille del fiume europeo si impegolano ancora prima di aver sviluppato organi riproduttivi funzionanti.
  13. I pesci vedono i colori più brillantemente di qualsiasi altro animale sulla terra.
  14. Alcuni pesci effettuano le più lunghe migrazioni note nel regno animale, viaggiando migliaia di chilometri attraverso gli oceani.
  15. Alcuni pesci, come il pesce spada, usano le loro lunghe “spade” non solo per cacciare, ma anche per scavare nel fondale marino alla ricerca di cibo.
  16. Alcuni pesci abissali, come l’anguilla delle profondità, hanno un’appendice luminosa che usano come esca per attirare le prede.
  17. Il pesce chirurgo vellutato è l’unico pesce noto per nutrirsi di alghe coralline.
  18. Alcuni pesci, come il pesce pagliaccio, sono monogami e rimangono con lo stesso partner per tutta la vita.
  19. Alcuni pesci, come il pesce globo, costruiscono intricati “nidi” nel fondale marino per attirare una compagna.
  20. Il pesce ghiaccio vive in acque così fredde che ha sviluppato un “antigelo” naturale nel suo sangue per sopravvivere.

Con tutte queste curiosità, non si può fare a meno di ammirare la diversità e l’innegabile creatività delle creature del mondo acquatico. Queste erano solo alcune delle innumerevoli curiosità sui pesci e sui loro comportamenti. C’è ancora tanto da scoprire!

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Tag: curiosità sui pesci

Pesci pulitori

I pesci pulitori, chiamati anche “pesci spazzino” sono in realtà pesci dall’alimentazione prevalentemente vegetariana, che amano brucare le alghe presenti sui vetri e sul fondo dell’acquario.

Le alghe sono uno spettacolo familiare in ogni acquario: alghe rosse, verdi e brune crescono naturalmente sul fondale e sui vetri. Fanno parte dell’ecosistema e di solito non sono motivo di preoccupazione. Tuttavia, possono diventare un grosso problema quando crescono senza controllo. Troppe alghe possono abbassare la qualità dell’acqua e consumare la luce e l’ossigeno di cui le piante e i pesci hanno bisogno. Fortunatamente, le alghe sono il cibo preferito di molti pesci: i cosiddetti pesci pulitori, pesci mangia-alghe o pesci spazzini. Queste creature sono un modo naturale per controllare la crescita delle alghe, ma non sottovalutare le loro esigenze.

Pesci pulitori: ecco i più comuni

I pesci mangiatori di alghe sono generalmente molto pacifici e non competono per le risorse con altri pesci d’acqua dolce e compagni di acquario. Non si comporteranno in modo aggressivo nei confronti degli altri membri di una vasca, compresi gli altri pesci pulitori. Si possono inserire facilmente in qualsiasi acquario di comunità e perfino insieme a specie territoriali come il pesce combattente.

Ancistrus

Gli Ancistrus sono originari del bacino amazzonico e dei corsi d’acqua dolce dell’America centrale e meridionale. La loro dieta è quasi esclusivamente vegetariana e sono tra i pesci pulitori più comuni in commercio. Gli Ancistrus vivono sul fondale e sulle pareti dell’acquario.

Corydoras

I Corydoras sono pesci d’acqua dolce originari del Sud America dotati di piccoli barbigli che sporgono dal muso, con cui smuovono continuamente il fondale dell’acquario alla ricerca di detriti organici.
Il corpo è grigio argentato con macchie o strisce nere; gli esemplari adulti possono raggiungere i 7-8 cm di lunghezza. A differenza degli Ancistrus i Coryodras sono pesci sociali, che vivono in gruppi di 4-5 esemplari. Se hai intenzione di introdurli nel tuo acquario, ti consigliamo di inserire un gruppo di almeno 3 pesci. Questi pesci vivono perlopiù sul fondale della vasca.

Caridine

Le caridine sono piccoli gamberetti d’acqua dolce, disponibili in una grande varietà di colorazioni; questi crostacei si nutrono esclusivamente di alghe e detriti organici presenti sul fondo dell’acquario. Se decidi di inserire delle caridine, dovrai aggiungere del muschio di Java sul fondo dell’acquario (niente paura, puoi procurartelo facilmente in qualsiasi negozio di acquaristica).

Platy corallo (Xiphophorus maculatus)

Il platy corallo è una delle varietà di Xiphophorus maculatus disponibile in commercio nonché una delle più popolari. Il platy corallo ha la livrea completamente rossa; a seconda degli esemplari il colore varia dal rosso arancione al rosso scarlatto. Il colore delle pinne schiarisce verso le estremità.

Spesso i platy corallo sono più delicati rispetto ad altre varietà. Per selezionare la livrea rossa, infatti, gli allevatori spesso incrociano pesci consanguinei – pratica non raccomandabile – e fanno largo uso di antibiotici.

Se stai cercando indicazioni sull’allevamento dei platy corallo in acquario, puoi consultare la scheda sui platy: troverai tante informazioni sull’allestimento della vasca, sui parametri dell’acqua, sull’alimentazione e su

Platy (Xiphophorus maculatus)

Il platy (nome scientifico Xiphophorus maculatus) è un pesce tropicale molto comune negli acquari d’acqua dolce ed è particolarmente apprezzato dai principianti.

Habitat

I platy sono originari delle aree costiere del Messico, del Nicaragua, del Guatemala e del Belize. Vivono nei laghetti e nelle zone acquitrinose che si formano ai margini dei fiumi. Il loro habitat naturale è ricco di alghe e vegetazione.

Dimensioni

I maschi raggiungono al massimo i 5 cm di lunghezza mentre le femmine possono arrivare a 7 cm.

Allevare i platy

Acquario

Temperatura ideale acqua: 20-26 °C
PH ideale acqua: 7-8
GH ideale acqua: 9-19

I platy amano l’acqua dura: è possibile allevarli utilizzando l’acqua del rubinetto di casa.

L’acquario dovrebbe avere una capacità di almeno 30 litri. In acquari da 30 a 50 litri è possibile allevare 5 esemplari (2 maschi e 3 femmine). La sovrappopolazione va evitata, poiché conduce a episodi di cannibalismo, stress eccessivo e malattie. È preferibile piantumare l’acquario: la vegetazione offre una fonte di cibo vegetale e un riparo sicuro per i pesci.

Alimentazione

I platy si nutrono di zooplancton, larve e alghe. Un acquario ben piantumato offrirà ai pesci il giusto apporto di alghe; per quanto riguarda la componente proteica della dieta è possibile utilizzare un mangime in pellet di buona qualità, larve di zanzara congelate o artemie.

Comportamento

I platy sono pesci pacifici che si possono allevare in acquari di comunità. Se lo spazio è sufficiente, possono convivere senza problemi con guppy e altri poecilidi.

Non si possono inserire in acquari dove sono presenti specie territoriali o aggressive, come il pesce combattente (nome scientifico Betta splendens).

Riproduzione

I platy si riproducono molto facilmente in acquario. Se non hai intenzione di far riprodurre i pesci è preferibile allevare solo individui di sesso maschile. Non è necessario separare le femmine incinte: è possibile allevare gli avannotti direttamente nella vasca di comunità. Per garantire la sopravvivenza di un buon numero di pesci è necessario che l’acquario sia ben piantumato.

Guppy (Poecilia reticulata)

Il guppy (nome scientifico Poecilia reticulata) è uno dei pesci più comuni negli acquari d’acqua dolce di tutto il mondo. Colorato e resistente, è un pesce adatto ai principianti, anche a chi è alla sua prima esperienza acquariofila.

Allevare i guppy

Acquario

Temperatura ideale acqua: 25 °C
PH ideale acqua: 7-8
GH ideale acqua: 10-18

L’acquario dovrebbe avere una capacità di almeno 30 litri. In acquari da 30 a 50 litri è possibile allevare 5 esemplari (2 maschi e 3 femmine). La sovrappopolazione va evitata, poiché conduce a episodi di cannibalismo, stress eccessivo e malattie.
L’acquario deve essere allestito con una vegetazione fitta, che offra ai guppy ripari e nascondigli. La presenza di vegetazione abbondante è una delle chiavi per allevare con successo questa specie.

Alimentazione

I guppy si nutrono di zooplancton e di larve di zanzara. In acquario è possibile alimentarli con un mangime in fiocchi di alta qualità. È preferibile somministrare il mangime due volte al giorno in piccole quantità, in modo che i pesci lo consumino rapidamente per evitare che parte dei fiocchi si depositino sul fondale.
In alternativa si possono nutrire i guppy con cibo vivo come artemie e larve di zanzara.
Alcuni allevatori integrano la dieta con vitamine specifiche per rendere più brillanti i colori dei pesci.
Ricorda che i guppy hanno bisogno di un’alimentazione proteica, da integrare con piccole quantità di cibo vegetale. Se l’acquario è ben piantumato con specie diverse, saranno sufficienti le alghe per fornire ai pesci dei sani e gustosi spuntini vegetali.

Comportamento

I guppy sono pesci sociali: è fondamentale non allevare singoli esemplari, ma una piccola comunità. Il numero delle femmine dovrebbe sempre essere superiore a quello dei maschi.

I guppy sono pesci tranquilli, ma sono grandi nuotatori e hanno un temperamento dinamico: non li vedrete mai fermi nella vasca. Non sono aggressivi né territoriali ma il loro comportamento vivace potrebbe infastidire altre specie.

I guppy non si devono inserire in acquari dove sono presenti specie territoriali o aggressive, come il pesce combattente (nome scientifico Betta splendens).

Riproduzione

I guppy sono pesci estremamente prolifici: le femmine partoriscono ogni mese e fino a una volta ogni 15 giorni. Ad ogni parto generano all’incirca una ventina di avannotti.

Le femmine incinte andrebbero separate dagli altri pesci in un’apposita vasca (la “nursery”): dopo la nascita degli avannotti è possibile rimettere la femmina al suo posto e allevare i piccoli separatamente.
In alternativa si possono allevare gli avannotti insieme agli altri pesci; in questo caso saranno inevitabili i fenomeni di cannibalismo, ma se la vegetazione è abbondante permetterà a un buon numero di avannotti di raggiungere l’età adulta.

È possibile riconoscere una femmina incinta poiché le compare una segno scuro a forma di riga sull’addome.

Gli avannotti nati nel proprio acquario solitamente sono più resistenti dei pesci acquistati in negozio.

I guppy in natura

Il guppy è originario dell’America del Sud, dove popola fiumi, laghi, torrenti e acquitrini, adattandosi a una grande varietà di habitat differenti. I guppy selvatici sono pesci robusti e resistenti.

I corsi d’acqua da cui proviene questa specie sono ricchi di vegetazione, che offre un riparo sicuro dai predatori specialmente agli avannotti.

Murena: aspetto, caratteristiche e comportamento

La murena (nome scientifico Muraena helena) è un pesce osseo dalla forma allungata, simile a un serpente. Questo pesce è comune nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale.

Murena: aspetto, caratteristiche e comportamento

Aspetto

La murena ha un corpo serpentiforme massiccio e schiacciato ai lati. Gli esemplari adulti raggiungono la lunghezza di 80-100 cm, ma sono stati pescati esemplari fino a 150 cm. La pelle è marrone, cosparsa di punti gialli in quantità variabile. La bocca è piuttosto grande ed è presenta una fitta dentatura composta da denti aguzzi e leggermente curvati all’indietro.

Alimentazione

La murena si nutre principalmente di cefalopodi (seppie, moscardini, piovre e calamari), ma non disdegna pesci e crostacei.

Comportamento

La murena vive sui fondali rocciosi, nascondendosi tra le fenditure negli scogli. È un predatore notturno: di giorno dorme nascosta nel suo nascondiglio ed esce a cacciare quando fa buio. Per individuare le prede si affida al suo olfatto, estremamente sviluppato.
Questo pesce è territoriale: se un altro esemplare della stessa specie si avvicina al suo rifugio, lo scaccerà via con ferocia.

Pericolosità per l’uomo

La murena è un pesce territoriale, che può l’uomo. La maggior parte dei morsi sono inflitti ai pescatori e ai subaquei che si avvicinano alle murene nelle loro tane.
Il morso di questo pesce è particolarmente doloroso, perché i suoi denti aguzzi riescono a perforare la pelle e ad entrare in profondità.
È diffusa la credenza che nell’Antica Roma si allevassero murene nelle piscine nutrendole con carne umana, tuttavia non c’è alcun riscontro storico di quest’usanza, che è del tutto priva di fondamento.
Il suo sangue contiene tossine pericolose per l’uomo, ma queste non vengono trasmesse dal morso e vengono distrutte dalla cottura della carne.

Ricette con la murena

Sin dall’antichità la murena viene pescata a scopo alimentare, benché sia considerata un pesce povero per via della carne ricca di lische. La sua carne, dal punto di vista nutrizionale è ricca di grassi e di proteine.
Solitamente la murena viene cucinata in zuppa (una variante della zuppa di pesce), fritta oppure al forno.

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Tag: murena

Pesce gatto: aspetto, caratteristiche e comportamento

Il pesce gatto (nome scientifico: Ameiurus melas) è un pesce d’acqua dolce originario degli Stati Uniti d’America ma presente ormai anche in Italia e in Europa.

Pesce gatto: aspetto, caratteristiche e comportamento

Aspetto

Il pesce può presentare colorazioni diverse a seconda dell’habitat in cui vive; solitamente ha il ventre chiaro (giallo o biancastro) e il dorso nero o marrone. Il ventre è largo e appiattito, come nella maggior parte dei pesci che vivono sul fondale.

La pelle è liscia e priva di squame; sulla pinna dorsale è presente un lungo aculeo velenoso che viene utilizzato per difendersi dai predatori e che può causare ferite molto dolorose anche all’uomo (mentre il veleno non è pericoloso per l’essere umano).

Una delle caratteristiche più riconoscibili sono i lunghi barbigli posti ai lati della bocca: si tratta di organi sensoriali molto sviluppati, che permettono al pesce di individuare fonti di cibo sui fondali melmosi, dove è impossibile affidarsi alla vista.

Alimentazione

Il pesce gatto è uno spazzino, che si nutre di ciò che trova sui fondali melmosi: mangia vermi, larve, molluschi e pesci morti. Si nutre anche di vegetali.

Comportamento

Il pesce gatto si adatta a vivere in qualsiasi habitat, anche in condizioni di forte inquinamento proibitive per la maggior parte delle altre specie ittiche.

Una caratteristica tipica di questa specie è il comportamento durante la riproduzione: la femmina prepara una buca nel fondale in cui depone le uova (fino a 6000 uova ad ogni deposizione); dopo la deposizione, il maschio e la femmina si alternano a guardia delle uova, per impedire ad altri predatori di mangiarle. Anche dopo la schiusa, per una settimana i genitori rimangono nei dintorni, per proteggere la prole. Questo comportamento è alla base della diffusione dei pesci gatto, che hanno colonizzato numerosi ambienti diversi a danno delle specie autoctone.

Durante l’inverno i pesci gatto smettono di mangiare e si “ibernano”, interrandosi nel fondale sabbioso dei fiumi e dei laghi; solo le branchie rimangono scoperte, per permettere loro la respirazione. In questo modo riescono a sopravvivere alle basse temperature.

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Tag: pesce gatto

Photo credits:
Plain Adventure, CC BY-NC-SA 2.0

Pesce luna: aspetto, caratteristiche e comportamento

Il pesce luna (nome scientifico: Mola mola) è il pesce osseo più grande del mondo: gli adulti possono raggiungere i 2000 kg di peso. Questo pesce vive in tutte le acque temperate e tropicali del mondo, compresi il Mar Mediterraneo e il Mare Adriatico.

Pesce luna: aspetto, caratteristiche e comportamento

Aspetto

Il pesce luna ha il corpo di forma ovale, schiacciato sui fianchi e le due grosse pinne dorsale e pettorale che possono raggiungere la lunghezza totale di 4 metri. La bocca ha l’aspetto di un becco, con i piccoli denti fusi insieme.

La pelle è estremamente coriacea: ha uno spessore di 15 cm, abbastanza per proteggere l’animale dai morsi della maggior parte dei predatori. Di colore grigio, il pesce luna ha la capacità di cambiare il proprio colore quando si sente minacciato, assumendo il colore nero.

Alimentazione

Il pesce luna si nutre principalmente di plancton, avannotti, piccoli pesci e meduse. Le meduse sono il suo alimento preferito, ma a causa del loro basso potere calorico devono essere consumate in grandi quantità.

Comportamento

I pesci luna sono animali solitari e pacifici. Spesso vengono confusi con gli squali, poiché dalle imbarcazioni è visibile solo la pinna dorsale, che emerge dal pelo dell’acqua. Non costituiscono un pericolo per l’uomo, ma può capitare che si scontrino accidentalmente con le navi, evento che solitamente risulta fatale per il pesce.

Questi pesci hanno un comportamento curioso: nelle giornate di sole si sdraiano orizzontalmente sulla superficie dell’acqua, dove rimangono immobili per ore. Secondo i ricercatori il pesce luna si comporta così per permettere agli uccelli marini di posarsi sul suo corpo e cibarsi dei parassiti che vivono sulla sua pelle.

Le femmine di questa specie sono gli animali più prolifici del pianeta: riescono a deporre fino a 300 milioni di uova fecondate con ogni deposizione.

Gli adulti non temono predatori: a causa della loro stazza nessun altro pesce può minacciarli. Gli esemplari più giovani o quelli di piccole dimensioni invece vengono predati occasionalmente da squali e orche. I leoni marini californiani, invece, quando incontrano un pesce luna gli strappano la pinna dorsale e la utilizzano per giocare tra loro, come se fosse un frisbee.

L’uomo è il principale predatore di questa specie: i pesci luna sono considerati una prelibatezza in diversi paesi del mondo, tra cui il Giappone, e la pesca indiscriminata nell’ultimo secolo è il principale motivo del declino di questa specie.

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Tag: pesce luna

Photo credits:
Enrico Strocchi from Forlì, Italy, CC BY-SA 2.0

Pesce combattente

Il pesce combattente (nome scientifico: Betta splendens) è una specie diffusa in alcuni paesi del Sud-Est asiatico, dove vive nelle risaie e negli acquitrini stagnanti. La particolarità di questo pesce è la sua capacità di respirare anche l’ossigeno presente nell’aria oltre a quello disciolto nell’acqua.

Questa specie è tra le più popolari in acquariofilia per i suoi colori sgargianti e per la facilità di allevamento (che è anche piuttosto economico). Il successo di questa specie unito a diversi decenni di allevamento hanno permesso di ottenere specie di ogni forma e colore.

Il pesce combattente

Tipologie di pesce combattente

Il Betta splendens è stato selezionato in una varietà di forme. Gli esemplari in commercio, si distinguono per la forma della pinna. I sottotipi più diffusi sono:

  • Crowntail: esemplari con la pinna caudale che forma una corona frastagliata intorno al corpo del pesce.
  • Halfmoon: esemplari con la pinna caudale che forma una mezzaluna intorno al corpo del pesce.
  • Longtail: gli esemplari longtail hanno una pinna caudale molto lunga.
  • Plakat: esemplari con le pinne arrotondate, simili a quelli che vivono allo stato selvatico.

Guida all’allevamento

Acquario

Il pesce combattente non ha bisogno di molto spazio nell’acquario: un acquario da 30 litri può ospitare comodamente un esemplare adulto. Infatti, questo pesce raggiunge al massimo i 5-6 cm di lunghezza.

Un buon acquario per cominciare è lo Starterline 30l di Tetra, che comprende anche il filtro.

Il Betta è una specie rustica e molto adattabile; numerosi esemplari vengono allevati in acquari privi di filtro per l’acqua e di riscaldatore, utilizzando acqua del rubinetto e cambiandola almeno una volta ogni settimana.

Tuttavia, per il benessere di questi animali è raccomandabile che l’acqua segua questi parametri:

  • Temperatura: 25 °C
  • Ph: 7.0

Inoltre l’acquario dovrebbe essere piantumato, per permettere al tuo pesce combattente di trovare un rifugio.

Infine, è necessario che la vasca sia coperta, poiché i Betta sono grandi saltatori; in natura si spostano saltando da una pozzanghera all’altra per scappare dalla siccità. Una caduta dall’acquario sarebbe quasi certamente letale.

Mangime

In natura il pesce combattente si nutre di piccoli molluschi e crostacei che cerca tra le alghe e sul fondo degli acquitrini in cui vive.

In cattività è sufficiente utilizzare un buon mangime per pesci. Esistono alcuni prodotti formulati appositamente per i Betta che aiutano al mantenimento della livrea colorata.

Le larve vive o congelate costituiscono una fonte di nutrimento eccellente.

Convivenza con altre specie

Il pesce combattente è una specie aggressiva e territoriale. Inserirlo in un acquario con altre specie è sconsigliato, poiché metterebbe a repentaglio gli altri animali in acquario.

Inserire due maschi nello stesso acquario porterà ad una lotta estenuante: ad un certo punto, il più debole si arrenderà allontanandosi. Nei paesi d’origine del pesce combattente vengono organizzate lotte clandestine inserendo due maschi in una boccia e scommettendo sul vincitore.

Per queste ragioni ti raccomandiamo di allevare un singolo esemplare per vasca. Se desideri mantenere più esemplari, puoi alloggiarli in bettiere separate tra loro.

Tag: pesce combattente, come allevare un pesce combattente

Pesci di acqua dolce per acquario

Stai allestendo un acquario e non sai quali pesci di acqua dolce introdurre? In questa guida ti suggeriremo dieci specie adatte anche ai principianti.

Dieci pesci di acqua dolce

Pesce combattente (Betta splendens)

Il pesce combattente è un pesce di origine asiatica che in natura vive negli acquitrini formati dalle piogge. Per un singolo esemplare di pesce combattente è sufficiente un acquario da 20-25 litri. In commercio esistono varietà di pesce combattente dai colori davvero affascinanti; se sei alla tua prima esperienza acquariofila, ti consigliamo di cominciare proprio con un esemplare di questa specie, per via della semplicità di allevamento e dei suoi bisogni, piuttosto semplici rispetto ad altri pesci.

Caridina japonica

Non è un pesce, ma un crostaceo. Questi piccoli gamberetti giapponesi sono apprezzati dagli acquariofili di tutto il mondo per i loro colori vivaci e una colonia di cardine si può adattare anche ad un acquario di piccole dimensioni. Se hai un piccolo acquario e vuoi risparmiare inutili sofferenze ai pesci tropicali, allestisci una colonia di caridine: la loro vivacità ti sorprenderà!

Guppy

I gruppi sono pesci d’acqua dolce provenienti dai corsi d’acqua dell’America latina. Estremamente popolari tra gli acquariofili, hanno bisogno di un acquario da almeno 40 litri, che può contenere alcuni esemplari.

Platy

Come i guppy, anche i platy sono pesci provenienti dai corsi d’acqua amazzonici che vivono in comunità numerose.

Pesce neon

Questi piccoli pesci di origine amazzonica si riconoscono per la striscia laterale colorata sul fianco. Hanno bisogno di vivere in gruppo e sono grandi nuotatori; per questa ragione, nonostante le piccole dimensioni necessitano di una vasca di medie dimensioni.

Corydoras

Questi pesci da fondale vivono nella parte bassa dell’acquario e questo li rende ideali per la convivenza con altre specie più vivaci. Possono raggiungere dimensioni medie. I corydoras sono pesci sociali che vivono in gruppi di alcuni esemplari. È bene inserirne almeno 4 o 5 nella vasca.

Black molly

Questi pesci pacifici in natura vivono nelle acque salmastre e amano nascondersi tra la vegetazione. Se ne inserirai un gruppo nell’acquario, assicurati che ci siano molte piante. Originariamente il Black Molly era di colore nero, ma oggi è possibile trovarne di molti colori diversi.

Carassio dorato

Il carassio dorato è il comune “pesce rosso” che puoi vincere alle fiere di paese. Questo pesce cresce fino a superare i 20 cm di lunghezza e ha bisogno di una vasca tutta per lui. Se ben allevato, può vivere fino a 30 anni (la maggior parte di questi poveri pesci, purtroppo viene allevata all’interno di bocce di plastica e muore dopo pochi mesi). Ha bisogno di un acquario molto spazioso (ideale sopra i 100 litri) o di un piccolo laghetto.

Pesci scalari (Pterophyllum scalare)

I pesci scalari, o pesci angelo, raggiungono i 15 cm di lunghezza e hanno il corpo a forma di triangolo, con le pinne allungate.

Pesce disco

Questi spettacolari pesci amazzonici raggiungono i 15-20 cm di lunghezza; il loro corpo ha la forma di un disco dei colori più disparati. In commercio si trovano esemplari dalla livrea davvero spettacolare. I pesci disco devono essere allevati in gruppo in un acquario da almeno 200 litri: questi pesci amano nuotare e a causa delle loro dimensioni hanno bisogno di spazio.

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