Rane velose
Esistono decine di rane velenose e una tra loro si è addirittura guadagnata il triste primato di animale più velenoso del pianeta. Scoprite tutte leggendo l’articolo.
Specie di rane velenose
1 Okopipi (Dendrobates tinctoreus)
L’okopipi, o rana azzurra, abita nelle foreste umide di Panama, della Guyana e del Suriname. Predilige la terraferma, ma ha bisogno di un tasso elevato di umidità per sopravvivere.
Questa rana non supera i 4 cm di lunghezza e si nutre esclusivamente di insetti. Predilige le formiche amazzoniche, che le servono per produrre il suo veleno, la batracotossina.
La tossina di cui è ricoperta è letale per l’uomo e per gli altri animali: è sufficiente 1 grammo di veleno per uccidere un uomo adulto (si stima che ogni esemplare abbia a disposizione circa 4 grammi di veleno nel suo corpo).
Le popolazioni indigene dell’america centrale intingevano le loro frecce nel veleno di okopipi, per renderle letali. Studi recenti hanno mostrato che il veleno rimane attivo per più di due anni.
2 Rana dorata (Phyllobates terribilis)
Questa rana è considerato l’animale vertebrato più velenoso del mondo: sono sufficienti pochi milligrammi di veleno per uccidere un uomo.
La rana dorata vive nelle foreste pluviali della Colombia e di Panama. Sin dall’antichità, le popolazioni indigene utilizzavano il veleno di questi animali per avvelenare frecce e dardi. Per questo motivo viene chiamata anche rana freccia o rana dardo.
Il suo veleno, la batracotossina, blocca la trasmissione degli impulsi dal cervello ai muscoli e paralizza in pochi istanti cuore e polmoni, portando alla morte per arresto cardiorespiratorio. Non esiste un antidoto alla batracotossina.
La rana dorata si ciba di insetti, prevalentemente di formiche amazzoniche: è proprio grazie alle sostanze contenute in queste formiche che riesce a produrre il suo veleno. Sembra che le rane tenute in cattività e alimentate con grilli e larve non siano tossiche.
Oggi, la specie è in via d’estinzione a causa della massiccia deforestazione del suo habitat di origine.
3 Rana Arlecchino Variabile (Atelopus Varius)
Originaria del Costa Rica, questa rana è stata scoperta recentemente. Il suo corpo secerne tetradotossina (la stessa tossina prodotta dal pesce palla), un potente veleno capace di bloccare l’attività del cervello.
Si tratta di una tossina per cui non esiste antidoto, potenzialmente letale per l’uomo.
Rane velenose ma non letali
4 Rana pomodoro (Dyscophus antongilii)
La rana pomodoro è una rana velenosa che abita nelle aree umide del Madagascar.
Il suo veleno non è letale, ma produce effetti simili a quelli di un’intossicazione.
5 Dendrobate dorato (Dendrobates auratus)
Questa rana abita nelle zone umide delle Hawaii e dell’America Centrale.
Il suo corpo è ricoperto da una secrezione appiccicosa molto irritante, anche se non è letale per l’uomo. Il dendrobate dorato utilizza questo veleno per tenere alla larga i predatori.
6 Dendrobate pigmeo (Oophaga pumilio)
Il dendrobate pigmeno abita nelle foreste umide del Nicaragua e di Panama ed è uno tra gli anfibi più piccoli esistenti.
Come il dendrobate dorato, anche questo anfibio è ricoperto da una secrezione tossica altamente irritante, che ha la funzione di allontanare i predatori. Il suo veleno provoca una forte irritazione delle mucose ma non è mortale per l’uomo.
Altre rane velenose
Come abbiamo anticipato, esistono molte altre specie di rane velenose sparse per il globo.
Perfino il rospo comune (Bufo bufo), benché non sia pericoloso per l’uomo, secerne una mucosa irritante e lievemente velenosa.