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Cosa mangiano i girini?

Vuoi sapere cosa mangiano i girini? Sei nel posto giusto: in questo articolo scoprirai la dieta naturale di questi animali.

Cosa mangiano i girini?

In natura

In natura, piccoli girini rimangono nella zona in cui sono nati e mangiano le alghe circostanti. Crescendo, i girini più grandi inizieranno a muoversi nell’area circostante mangiando anche altre piante acquatiche, muschio, larve di zanzare e piccoli insetti. L’organismo dei girini si è sviluppato per assumere le proteine di cui hanno bisogno da fonti vegetali: alghe e verdure a foglia verde costituiscono una fonte di proteine eccellente per questi animali. Con l’inizio della metamorfosi, cominciano inoltre ad assumere piccole quantità di insetti.

In cattività

La dieta dei girini in cattività dovrebbe rispecchiare quella naturale. Se puoi, dovresti nutrirli con alghe e muschi acquatici. Se non riesci a trovare alghe d’acqua dolce nei paraggi, puoi nutrire i girini con ortaggi a foglia verde (lattuga, broccoli, etc.) bolliti e sminuzzati. Quando i girini cresceranno, potrai dare loro anche piccole quantità di larve di zanzara.

Una delle cose più importanti da tenere a mente quando nutri un girino è che non può assolutamente mangiare carne. Il suo intestino ha la forma di una lunga bobina. Con la trasformazione a rana, l’intestino si accorcia ed è in grado di assimilare meglio la carne. Prima della maturazione, però, i girini devono seguire esclusivamente una dieta a base vegetale. Evita di somministrare ai girini pellet per pesci e tartarughe, che solitamente contengono una grande quantità di cereali e proteine di origine animale.

Avvertenza

Catturare girini allo stato selvatico per allevarli, in Italia è vietato ai sensi della Convenzione di Berna, che tutela la fauna selvatica europea. Per detenere animali selvatici in casa occorre un’opportuna autorizzazione, dimostrando che gli esemplari non provengono dalla cattura in natura.

Etica e buonsenso inoltre dovrebbero impedire a qualunque persona responsabile di allontanare un animale dal suo ambiente naturale, causando sofferenze ingiustificate. La maggior parte degli animali strappati al loro habitat e ridotti in cattività muore nell’arco di pochi giorni a causa dello stress da cattura e di una gestione completamente scorretta da parte dei nuovi “proprietari”. Molto meglio osservare questi animali nel loro habitat naturale, scattando fotografie e video per documentare le meraviglie della natura.

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