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Tag: educazione

Perché il cane si mette a pancia in su

Domanda: Perché il cane si mette a pancia in su?

Risposta: Dipende. Si tratta di un segnale di sottomissione; potrebbe dipendere dal fatto che il cane si fida di voi o dalla paura. In un ambiente sicuro, può capitare che i cani si mettano a pancia in su semplicemente perché vogliono essere accarezzati.

un cane che si mette a pancia in su
Un cane a pancia in su. Questo comportamento può significare fiducia o paura. (Foto da: Pixabay)

Perché il cane si mette a pancia in su?

Per capire a fondo questo comportamento, è necessario analizzarlo dal punto di vista etologico. La posizione a pancia in su, per un cane, simboleggia un atto di estrema sottomissione: infatti, non gli permette di fuggire da un pericolo né di rispondere se viene attaccato. Stendersi a pancia in su significa arrendersi all’autorità di qualcuno, rinunciando a reagire.

Se il cane si sdraia a pancia in su quando incontra un altro cane, è molto probabile che il comportamento sia motivato dalla paura: con questo comportamento il cane cerca di comunicare all’altro la sua sottomissione evitando lo scontro.

Se il cane si sdraia a pancia in su quando una persona si avvicina, è probabile che sia un segnale di fiducia: il cane ha imparato che quella persona è una guida autorevole e la rispetta come un leader.

Se il cane si avvicina a voi e si sdraia a pancia in su, significa che la casa per lui è un luogo sicuro e vuole semplicemente un po’ di coccole. Questo comportamento è molto comune nei cani che hanno sviluppato una relazione sicura con il proprietario.

Dormire a pancia in su

Dormire a pancia in su ha un significato diverso. I cani dormono in una posizione vulnerabile (come quella a pancia in su) soltanto se si trovano in un ambiente sicuro, nel quale si trova a suo agio.

Quindi, se il vostro cane si addormenta in quella posizione, vuol dire che si sente veramente a casa.

Leggete anche: Quanto dorme un cane?

Libri consigliati

  1. Stanley Coren. Capire il linguaggio dei cani. Franco Muzzio Editore. 2009

Insegnare al cane ad entrare nel trasportino (kennel)

In questo articolo scopriremo come insegnare al cane ad entrare nel trasportino.

I cani amano i luoghi angusti e ben riparati: per loro sono vere e proprie tane, rifugi in cui riposare al riparo dai pericoli. Il trasportino, chiamato anche kennel, è un esempio perfetto di tana: chiuso, riparato, accogliente e tranquillo. Per il cane, è il luogo ideale per un riposino.

E allora perché tanti cani odiano entrarci? Semplice: perché hanno associato il trasportino ai viaggi in macchina, a lunghi periodi di tempo rinchiusi o peggio ancora alle visite veterinarie.

Per questa ragione è fondamentale insegnare al cane ad amare il proprio kennel prima di doverlo usare. In questo modo, lo assocerà ad un luogo in cui riposarsi e non a uno strumento di costrizione.

Insegnare al cane ad entrare nel trasportino

Assicuratevi di far conoscere il trasportino al cane con largo anticipo rispetto al momento in cui dovrete utilizzarlo. L’ideale sarebbe educare il cane ad entrarci fin da cucciolo, ma ci sono casi in cui ciò non è possibile (ad esempio, i cani adottati in età adulta).

Di seguito troverete un semplice programma in due fasi per insegnare al cane a rimanere nel trasportino. Ricordatevi di esercitarvi solo quando il cane è tranquillo: se è agitato o euforico, meglio rimandare l’addestramento.

LEGGETE ANCHE: Come calmare un cane agitato

Nella prima fase dovremo far superare al cane la paura di entrare nel kennel.

  1. Cominciate a posizionare il trasportino in un angolo tranquillo della casa. L’ideale sarebbe un luogo da cui il cane abbia una buona visione della stanza circostante; in questo modo, sentirà di poter controllare l’ambiente dalla sua tana.
  2. Rendete il trasportino più confortevole: aggiungete una coperta o un materassino sul fondo. Ricordate che ad alcuni cani il contatto con la plastica dura dà fastidio. Potrebbe essere semplicemente questa la ragione per cui non entrano nel loro trasportino.
  3. Incentivate il cane ad entrare nel trasportino mettendo qualche bocconcino appetitoso sul fondo. Le prime volte, cercate di utilizzare un cibo particolarmente gradito al cane (wurstel, formaggio, carne).
  4. Non chiudete la porta del kennel: in questo modo il cane non si sentirà in trappola.
  5. Ripetete questa sequenza per più giorni consecutivi, finché il cane entrerà senza esitazione all’interno del trasportino e rimarrà tranquillo al suo interno.

Nella seconda fase insegneremo al cane a rimanere nel trasportino chiuso:

  1. Fate entrare il cane nel trasportino mettendo qualche bocconcino sul fondo.
  2. Mentre il cane mangia, chiudete il kennel e allontanatevi.
  3. Aspettate 40 secondi. Se il cane è tranquillo, dategli un altro premio inserendolo attraverso la griglia frontale.
  4. Aspettate ancora un po’, poi aprite la porta e lasciate uscire il cane.
  5. Ripetete questo esercizio con costanza, allungando progressivamente il tempo di permanenza del cane nel trasportino.

Come calmare un cane agitato

In questo articolo scopriremo come calmare un cane agitato.

Il cane è euforico: corre e salta da tutte le parti, abbaia, afferra tutti gli oggetti che gli capitano a tiro, salta addosso agli ospiti e non c’è modo di fermarlo.
Se anche voi conoscete bene questa scena, continuate a leggere per scoprire come calmare un cane agitato.

come calmare un cane agitato
Se il cane è agitato, chiedetevi: si muove abbastanza?

Il segreto per calmare un cane

Vi sveliamo subito il “segreto”: ignorate il cane. Non guardatelo. Non parlategli. Non accarezzatelo. Non avvicinatevi a lui. Se avete degli ospiti in casa, chiedete anche a loro di ignorare il cane. Basteranno pochi minuti perché il cane si tranquillizzi da solo.

Se scegliete di ricorrere a questa tecnica, dovrete essere coerenti e perseveranti. Le prime volte il cane potrebbe impiegare un po’ più di tempo a calmarsi.

E ricordate: questo approccio è semplice, ma non facile! Spesso, la causa dell’agitazione del cane, sono proprio gli ospiti. Molte persone si comportano in modo scorretto con i cani, mettendo in atto comportamenti che li portano ad uno stato di agitazione incontrollabile (la nonna che entra in casa lanciando biscotti a destra e a manca è forse l’esempio migliore). Se potete, spiegate anche a loro che quando entrano in casa è bene ignorare il cane. Lasciate che si avvicinino a lui solo quando il cane è tranquillo.

Se avete dei bambini in casa, educate anche loro: spiegate che quando il cane è agitato devono ignorarlo ed evitarlo, almeno finché non si sarà calmato.

Perché il cane si agita

Abbiamo già risposta alla domanda su come calmare un cane agitato. Ma perché il cane si comporta così?

Nella maggior parte dei casi, la causa dell’agitazione siamo noi: i cani sono abili osservatori e riescono a percepire i nostri stati d’animo e le emozioni con molta più precisione di noi. Se il cane sente un padrone calmo e assertivo, manterrà la calma. Se ci sente euforici, preoccupati, agitati o ansiosi, reagirà di conseguenza, adottando lo stesso comportamento. A differenza di noi, però, il cane ha un concetto differente di autocontrollo e i suoi comportamenti potrebbero rivelarsi eccessivi.

L’agitazione potrebbe anche essere causata dal bisogno di attività fisica del cane: i cani hanno bisogno di almeno un’ora al giorno di attività all’aperto (passeggiata, giochi e sport). Rispettare l’esigenza di muoversi del cane è importante ed è una prima soluzione ai problemi comportamentali più comuni.

In alcuni casi (non molti a dire il vero) l’agitazione del cane non si risolverà semplicemente ignorando il cane: se così fosse, rivolgetevi a un addestratore cinofilo qualificato (meglio se specializzato nel recupero comportamentale dei cani). Saprà analizzare al meglio la problematica e vi aiuterà a risolverla.

Leggete anche: Quanto dorme un cane?

Libri consigliati

addestrare il cane segreti per un cucciolo educato
  1. Valeria Rossi. I segreti per avere un cucciolo educato. Paco Editore. 2015

Il cane tira al guinzaglio: cosa fare

Il cane tira al guinzaglio quando uscite per la passeggiata? Niente paura: è un problema che affligge milioni di cani e i loro proprietari (di semplice soluzione).

Perché il cane tira al guinzaglio?

Esiste più di una ragione per cui il cane tira al guinzaglio; ecco le cause più comuni:

  1. Il cane è entusiasta di uscire per la passeggiata e non riesce a controllare le sue emozioni. Questa ragione è tanto più comune se il cane è un cucciolo o se ha trascorso molte ore in casa.
  2. Il cane tira poiché avverte l’istinto a trainarci (questo è particolarmente frequente quando si tratta di cani da slitta e da tiro).
  3. Il cane tira al guinzaglio poiché avverte che noi lo tratteniamo, o perché avverte la pressione del collare o della pettorina. L’istinto a tirare in direzione contraria alla forza che lo trattiene è particolarmente comune nel cane.

In tutti questi casi, sono istinti naturali a guidare il cane: non c’è nulla di male nel suo comportamento. Tuttavia, un cane che tira al guinzaglio diventa una fonte di disagio per chi lo conduce (o addirittura una fonte di pericolo se il padrone è debole, anziano o convalescente). Ecco perché è opportuno correggere questa tendenza con una giusta educazione di base.

Educare il cane alla passeggiata

Per evitare che il cane tiri al guinzaglio dobbiamo:

  1. Assicuratevi che il cane esca almeno 3 volte al giorno per almeno mezz’ora: si tratta della quantità di movimento necessaria, specialmente per i cuccioli (mentre si può ridurre un po’ per i cani anziani e per quelli di piccola taglia).
  2. Insegnate al cane il comando “seduto” e farglielo eseguire più volte durante la passeggiata, premiandolo con un bocconcino quando ci ascolta.
  3. Insegnate al cane la condotta al guinzaglio, educandolo a camminare al nostro fianco e premiandolo quando adegua il suo passo al nostro.
  4. Scegliete un guinzaglio della giusta lunghezza: massimo 1,5 metri. Se abitate in città questa regola è ancor più importante, poiché un guinzaglio troppo lungo è fonte di pericolo; per voi, per il cane e per le altre persone.

Ricordate: Gli ultimi due consigli sono utili per educare il cane a passeggiare al nostro fianco, ma diventeranno inefficaci se il cane non ha la possibilità di correre un po’ libero o se la quantità di movimento è insufficiente. Inoltre, nei primi 5-10 minuti di passeggiata è bene evitare gli esercizi, poiché servono al cane a fare i suoi bisogni.

Il cane che tira al guinzaglio solitamente si corregge con semplicità; tuttavia, esistono casi più complessi, che richiedono l’intervento di un educatore cinofilo o di un addestratore cinofilo specializzato. Se nonostante questa guida non riuscite ad ottenere i risultati sperati, provate a rivolgervi ad un professionista.

Giochi per cani

I giochi per i cani sono un’esigenza, proprio come l’alimentazione e il movimento quotidiano.

Il gioco stimola alcune importanti funzioni del cane, come la motivazione, l’apprendimento e l’intelligenza; giocando, inoltre, costruiremo una relazione positiva con i nostri amici a quattro zampe.

Quali sono i migliori giochi per cani?

  1. Giochi con premio: progettati per permettere al cane di distrarsi giocando da solo, contengono del cibo a cui il cane non può accedere direttamente. L’esempio classico è il Kong, una palla cava di gomma dura da riempire di croccantini; il cane deve scuotere il Kong per far uscire i croccantini dal foro posto sull’estremità. Questi giochi sono particolarmente utili, perché permettono al cane di trascorrere del tempo da solo in sicurezza e, soprattutto, in attività.
  2. Palla e altri giochi da inseguire. Giocare con la palla è un classico, nonché un’ottima attività. In commercio si possono trovare moltissime palline per cani: assicuratevi che siano realizzate in gomma atossica o gomma siliconica. I cani amano inseguire e catturare gli oggetti che si muovono; la predazione è parte del loro istinto e i giochi da lanciare e riportare attivano proprio l’istinto predatorio.
  3. Tiro alla fune. Anche il tiro alla fune è un’attività apprezzata da moltissimi cani, specialmente quelli di taglia media e grande: si tratta di una prova di forza fisica molto stimolante.

Attenzione: questi giochi non devono essere intesi come sostituti di una corretta attività fisica (il movimento è un’esigenza fisica fondamentale per i cani), ma come un modo per trascorrere del tempo di qualità in compagnia dei nostri amici a quattro zampe.

Giochi fai da te

Si possono realizzare giochi per cani fa da te? La risposta è sì, ma dovrete prestare molta attenzione ai materiali utilizzati. Ad esempio, è sconsigliabile lasciare bottiglie di plastica piene di croccantini ai nostri amici a quattro zampe: il rischio che ingeriscano plastica è elevato.

Utilizzando materiali casalinghi e di riciclo è possibile realizzare un’ottima fune per il tira e molla: è sufficiente tagliare un tratto di corda spessa, ma si possono anche utilizzare delle strisce di stoffa spessa o di altri tessuti.

Come addestrare un cucciolo di cane

Addestrare un cucciolo di cane non è solo un vezzo, ma spesso è un’esigenza: con l’arrivo del cucciolo, vi accorgerete che il cane ha le sue esigenze e queste sono molto diverse dalle nostre.

Addestrare un cucciolo non significa programmare un robot: al contrario, significa educarlo consapevolmente per assicurare a tutti una convivenza felice.

Da dove cominciare? Ecco un elenco di sette obiettivi fondamentali per l’educazione di base del cucciolo:

  • Insegnare al cane a riconoscere il suo nome.
  • Insegnare al cane a fidarsi di noi e a collaborare con noi.
  • Insegnare al cucciolo a fare i bisogni all’esterno di casa.
  • Insegnare al cucciolo ad entrare nel suo kennel (trasportino).
  • Insegnare al cucciolo a rimanere senza di noi.
  • Insegnare al cucciolo alcuni comandi di base per gestirlo in sicurezza (vieni, seduto, terra, fermo, resta).
  • Socializzare il cucciolo con altri cani e con altri esseri umani.

Raggiungere questi obiettivi dovrebbe essere una priorità per qualunque padrone consapevole. Fa bene ripeterlo: non sono i fondamentali per gareggiare, ma per gestire il cane in sicurezza e tranquillità, evitando situazioni spiacevoli e pericolose.

Quando cominciare l’addestramento del cucciolo?

Prima si comincia, meglio è. Al suo arrivo a casa, è già possibile avviare il processo educativo. Nei primi mesi di vita, i cuccioli imparano con incredibile velocità: sono delle vere e proprie spugne. Perciò, assicuratevi di cominciare al più presto e di proseguire l’educazione del cane con regolarità e costanza (10 minuti al giorno sono un traguardo ideale).

Consigli per addestrare un cucciolo

  1. Timing. Non esagerate: l’attenzione del cucciolo è limitata. Evitate sessioni di addestramento lunghe; gli esercizi non dovrebbero durare più di un paio di minuti e le sessioni intorno ai 5 minuti.
  2. Positività. Costruite un ambiente positivo: i cani sono estremamente sensibili. Evitate di educare il cucciolo se siete di cattivo umore.
  3. Tranquillità. Scegliete un luogo tranquillo e privo di distrazioni per le vostre sessioni di addestramento. In seguito, quando il cane avrà raggiunto un maggiore autocontrollo, potrete aggiungere delle distrazioni.
  4. No-snack. Niente cibo prima dell’addestramento: evitate di dare cibo o snack nelle ore precedenti a ogni sessione di addestramento. Vi consigliamo di svolgere gli esercizi tra un pasto e l’altro, in modo da mantenere regolare la routine del vostro cucciolo.