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Categoria: altri animali

Mantide religiosa

In questo articolo troverai tante informazioni sulla mantide religiosa: le sue abitudini, il ciclo di vita e le curiosità più sorprendenti.

La mantide religiosa

Carta d’identità

  • Nome comune: Mantide religiosa
  • Nome scientifico: Mantide religiosa
  • Aspettativa di vita: 1 anno
  • Dieta: carnivora
  • Dimensioni: da 1 a 15 cm

Curiosità sulla mantide religiosa

  • La mantide religiosa è una predatrice formidabile: le sue zampe anteriori sono munite di uncini che utilizza per intrappolare le sue prede in una morsa letale, prima di divorarle con le sue potenti mandibole. Grilli, cavallette e farfalle sono le prede preferite da questo insetto.
  • La mantide religiosa è assolutamente innocua per l’uomo: non è velenosa e se viene infastidita si difende colpendo con le zampe anteriori, che possono causare al massimo graffi superficiali.
  • Le mantidi sono estremamente aggressive verso gli altri insetti e spesso uccidono anche altri esemplari della propria specie. Durante l’accoppiamento, è comune che la femmina divori il maschio.
  • Quando colpisce una preda con le zampe anteriori la mantide esegue un movimento fulmineo, così rapido che è impossibile percepirlo ad occhio nudo.
  • Le mantidi hanno due occhi grazie ai quali riescono a percepire accuratamente l’ambiente circostante, ma possiedono un solo orecchio! Per questa ragione non riescono a determinare correttamente la direzione da cui provengono i suoni.
  • Di circa 2.000 specie di mantidi descritte fino ad oggi, quasi tutte sono creature tropicali. Solo 18 specie autoctone sono conosciute da tutto il continente nordamericano. Circa l’80% di tutti i membri dell’ordine Mantodea appartiene ad una sola famiglia, le Mantidae.
  • La mantide è capace di ruotare la testa di 180 gradi. Quest’abilità le permette di sorvegliare l’ambiente circostante senza muoversi; un bel vantaggio in termini di caccia e di difesa dai predatori!
  • Le mantidi religiose predano qualsiasi tipo d’insetto; per questa ragione molte persone le considerano insetti utili per il giardino e per le coltivazioni, ma questo non è necessariamente vero: possono cacciare tanto gli insetti dannosi quanto quelli più utili. Le api, ad esempio, sono prede abituali di questi predatori.

Mantide religiosa da colorare

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Animali stravaganti: TOP 10 delle specie più strane del mondo

Scoprite tanti animali stravaganti in questo articolo dedicato alle stranezze del mondo animale.

Gli animali più stravaganti del mondo

1 – Tartaruga dal guscio molle

Queste tartarughe sono chiamate così perché il loro carapace è robusto ma flessibile (con una consistenza simile al cuoio) e non è provvisto di scuti cornei, le scaglie che formano il guscio delle altre tartarughe.

animali stravaganti tartaruga dal guscio molle

2 – Scimmia nasica

Queste scimmie originarie del Borneo hanno un enorme naso pendulo che sporge dal cranio.

animali con la n nasica

3 – Dragone foglia

Questo pesce appartiene alla stessa famiglia dei cavallucci marini; il suo corpo allungato è coperto di escrescenze simili a foglie, che usa per mimetizzarsi tra le alghe. La sua colorazione varia dal verde/marrone fino a spettacolari tonalità di giallo e di rosso. Per saperne di più: Dragone Foglia (scheda di approfondimento)

4 – Glaucus atlanticus

Questo mollusco misura solo pochi millimetri e vive sulla superficie dell’oceano, trasportato dalle correnti.

5 – Granchio gigante del Giappone

Questo granchio vive al largo delle coste Giapponesi ed è il più grande artropode vivente. Un esemplare adulto misura fino a 4 metri da una zampa all’altra. Nonostante le sue dimensioni, è un animale incredibilmente mite.

animali stravaganti granchio gigante del giappone

6 – Delfino rosa

Il delfino rosa, o delfino amazzonico, è una delle poche specie di delfini di fiume esistenti. Vive lungo il corso del Rio delle Amazzoni. Per saperne di più: Delfino rosa (scheda di approfondimento)

delfino-rosa-2

7 – Armadillo

Questo mammifero ha il corpo interamente coperto da una placca ossea.

animali stravaganti armadillo

8 – Kakapo

Questo uccello si trova esclusivamente in Nuova Zelanda. È uno dei pochi uccelli terrestri ancora presenti sulla Terra ed è riuscito a sopravvivere grazie alla totale assenza di mammiferi predatori nel suo habitat. Il Kakapo è incapace di volare e si arrampica sugli alberi utilizzando i suoi robusti artigli.

animali stravaganti kakapo

9 – Panda minore

Il panda minore, o panda rosso, è un piccolo mammifero (i maschi non superano i 6 kg di peso) che vive nelle foreste dell’Himalaya. Si nutre quasi esclusivamente di vegetali ed è una specie a rischio d’estinzione.

animali stravaganti panda rosso

10 – Axolotl

Questa salamandra messicana ha una forma unica al mondo: le sue branchie formano una specie di corona intorno alla sua testa. Per saperne di più: Axolotl (scheda di allevamento)

Animali in via d’estinzione

Purtroppo esistono più di 5000 specie di animali in via d’estinzione e la lista diventa ogni anno più lunga. L’uomo è il principale artefice di questo tremendo olocausto degli animali.

Animali in via di estinzione

Canguro arboricolo

Questi piccoli canguri vivono sugli alberi delle foreste pluviali in Nuova Guinea. Le principali minacce per questa specie animale provengono dalla distruzione massiccia delle foreste e dalla caccia; le popolazioni della Guinea infatti cacciano i canguri arboricoli per mangiarne la carne.

animali in via d'estinzione canguro arboricolo

Delfini di fiume

I delfini di fiume popolano il corso del Rio delle Amazzoni, dell’Indo, del Gange e dei grandi fiumi cinesi. Purtroppo l’inquinamento e la pesca senza regole sono una terribile minaccia per le poche specie esistenti di delfino di fiume.

animali in via d'estinzione delfini di fiume

Tra i delfini in via d’estinzione c’è anche il bellissimo delfino rosa (Inia geoffrensis); scoprite di più su questo animale leggendario leggendo la sua scheda su cuccioliamo.it.

Ghepardo

Oggi esistono appena 6000 ghepardi allo stato selvatico. Questi grossi felini sono minacciati principalmente dal bracconaggio: i cacciatori illegali li uccidono per la loro pelle, che vale decine di migliaia di dollari sul mercato nero del collezionismo.

Orso polare

L’orso polare è minacciato dal riscaldamento globale, che sta sciogliendo i ghiacciai che caratterizzano il suo habitat, dall’inquinamento dei mari e dalla distruzione dei ghiacci causata dall’uomo per costruire le piattaforme petrolifere.

animali in via d'estinzione orso polare

Tucano

Il tucano è originario della foresta amazzonica ed è minacciato dalla massiccia deforestazione dell’Amazzonia. Il 20% della foresta amazzonica è già stato distrutto dall’uomo e la devastazione continua più rapida che mai.

animali in via di estinzione tucano

Orango

L’orango abita nelle foreste del Borneo e di Sumatra, ricche di legni pregiati. Questo animale conduce una vita prevalentemente arboricola e la distruzione – spesso illegale – del suo habitat ne ha ridotto drasticamente il numero degli esemplari.

animali in via d'estinzione orango

Panda

Il panda vive nelle sterminate foreste di bambù della Cina meridionale, dove si nutre esclusivamente di germogli. Purtroppo, ogni anno migliaia di ettari di foresta vengono distrutti e il numero di panda si è ridotto drasticamente. Allo stato selvatico sono presenti meno di 2000 panda. Il panda è forse il più conosciuto tra i tanti animali in via d’estinzione.

panda

Tigre

A partire dal XIX secolo la tigre è state decimata dalla caccia e oggi ne restano meno di 4000 esemplari in tutto il mondo. La pelle di tigre è un trofeo estremamente ricercato dai collezionisti, che sono disposti a pagare oltre 50.000$ per averne una; questa richiesta alimenta il bracconaggio.

tigre

Tonno rosso

Il tonno rosso è una specie originaria del Mar Mediterraneo ed è anche una delle specie ittiche più pregiate; per questo motivo viene cacciato illegalmente nonostante le leggi in vigore. La pesca di frodo è la minaccia principale per questa specie, la cui popolazione diminuisce di anno in anno.

animali in via d'estinzione tonno rosso

Altri animali in via d’estinzione

Ecco un elenco di altre specie animali in via d’estinzione. L’elenco non è esaustivo (la lista sarebbe molto, molto più lunga) e purtroppo nuove specie entrano a farvi parte ogni anno.

  • Focena
  • Neofocena
  • Rinoceronte bianco
  • Narvalo
  • Bisonte delle pianure
  • Squalo balena
  • Giaguaro
  • Beluga
  • Gallo della salvia
  • Tartaruga marina
  • Leone marino
  • Elefante
  • Panda minore (panda rosso)
  • Gorilla
  • Pesce napoleone
  • Scimpanzé
  • Pinguino delle Galapagos
  • Balenottera comune
  • Balenottera azzurra
  • Bonobo
  • Licaone
  • Orango del Borneo

Per saperne di più:

Animali in via d’estinzione protetti dal WWF, su: wwf.it

Delfino rosa: aspetto, caratteristiche e comportamento

Il delfino rosa (nome scientifico Inia geoffrensis), chiamato anche inia, boto o delfino amazzonico è una rara specie di delfino d’acqua dolce che vive lungo il corso del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco.

delfino-rosa

Scheda del delfino rosa

Biologia

Il delfino rosa è originario del Rio delle Amazzoni (Brasile, Venezuela) e popola tutto il corso d’acqua.

Il colore rosa di questi delfini non è dovuto a pigmenti speciali, ma all’abbondanza di vasi sanguigni che scorrono a pochi millimetri dalla superficie cutanea (come avviene nell’uomo). Una curiosità che pochi conoscono è che la colorazione dell’inia cambia tre volte nel corso della vita: appena nati questi delfini sono neri; diventano grigi in età giovanile e soltanto da adulti assumono il colore rosa.

L’inia raggiunge i 3 metri di lunghezza e la sua conformazione fisica è molto particolare se confrontata con quella dei delfini marini. Il becco ha una forma tubolare allungata ed è munita di denti affilati; la pinna dorsale è poco sporgente e somiglia a una leggera gobba. Per nuotare utilizza le pinne pettorali, lunghe e robuste. Il delfino rosa è carnivoro e si nutre di pesci, che cattura col becco.

L’habitat naturale di questi cetacei è fitto di vegetazione arborea e radici sommerse; per questo motivo, pur essendo grandi nuotatori, i delfini amazzonici nuotano con prudenza e scattano solo per catturare le prede o per fuggire. Durante le piene, quando l’acqua del Rio delle Amazzoni allaga la terra emersa circostante, i delfini si avventurano in queste aree melmose alla ricerca di cibo.

delfino-rosa-2

Rischio di estinzione

Le popolazioni indigene dell’Amazzonia rispettano i delfini rosa e non li cacciano. Purtroppo però, la crescita di insediamenti umani lungo il Rio delle Amazzoni ha portato a un aumento del numero dei bracconieri che uccidono questi animali in modo indiscriminato. Inoltre, la carne di delfino rosa viene impiegata come esca per la pesca del pesce gatto, una specie ittica molto pregiata per le popolazioni dell’America meridionale, che viene venduta a caro prezzo nei mercati ittici. Per questo motivo la specie è considerata a rischio di estinzione ed è classificata come specie “in pericolo” (il 4° grado di minaccia su 7).
Anche la distruzione del loro habitat naturale è un pericolo serio per le inie, oltre all’inquinamento da mercurio: le miniere d’oro e metalli presenti a monte del Rio delle Amazzoni scaricano in acqua grandi quantità di mercurio, che in concentrazioni eccessive si rivela letale per questi animali.

Delfino rosa da colorare

In collaborazione con il sito portalebambini.it vi offriamo un bel delfino rosa da colorare. Cliccate sul pulsante qui sotto per stampare la scheda in bianco e nero:

disegno da colorare inia geoffrensis

Per saperne di più sul delfino rosa

Razze di cani

Stai cercando un elenco di tutte le razze di cani esistenti? Sei nel posto giusto! Scopri il nostro elenco completo delle razze di cani, suddivisi per taglia e per gruppo (secondo la classificazione internazionale FCI).

Elenco delle razze di cani

Per taglia

Cani di taglia piccola (1 – 10 kg)

Basset Fauve de Bretagne, Bassotto tedesco, Bedlington terrier, Bichon Frisé, Bichon havanese, Bolognese, Boston terrier, Bull terrier, Bulldog francese, Cairn terrier, Cane nudo cinese, Carlino, Cavalier King Charles Spaniel, Chihuahua, Chin, Coton de Tulear, Epagneul Nano (papillon), Fox terrier, Griffone belga, Grifone di Bruxelles, Jack Russell Terrier, Maltese, Pechinese, Pembroke Welsh Corgi, Piccolo Brabantino, Piccolo Levriero Italiano, Pinscher nano, Russian Toy, Shi Tzu, Volpino di Pomerania, Volpino Italiano, Yorkshire Terrier

Cani di taglia media (10 – 25 kg)

Azawakh, Basenji, Basset hound, Beagle, Border Collie, Bull terrier, Epagneul Breton, Griffon Fauve de Bretagne, Lagotto romagnolo, Saluki, Sloughi (Levriero arabo)

Cani di taglia medio-grande (25 – 45 kg)

Beauceron, Bracco di Saint-Germain, Bracco Francese, Bracco Italiano, Cane da Pastore Bergamasco, Chow chow, Rough Collie, Cirneco dell’Etna, Segugio Italiano, Setter Inglese, Shar Pei, Spinone Italiano

Cani di taglia grande ( > 45 kg)

Borboel, Cane Corso, Cane da Montagna dei Pirenei, Cane da Montagna dell’Atlante, Dogue de Bordeaux, Kangal, Mastino Napoletano, Mastino Tibetano, Pastore di Brie (Briard), Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese, Rhodesian Ridgeback

Per tipologia

Gruppo 1: Cani da pastore e cani da bovaro

Australian Cattle Dog, Australian Kelpie, Australian Sheperd (Pastore australiano), Bearded Collie, Beauceron, Berger de la Brie (Pastore di Brie), Berger de la Picardie, Bobtail, Border Collie, Bovaro delle Fiandre, Cane da Pastore Belga Groenendael, Cane da Pastore Belga Laekenois, Cane da Pastore Belga Malinois, Cane da Pastore Belga Tervueren, Cane da Pastore Bergamasco, Cane da Pastore Catalano, Cane da Pastore dei Pirenei, Cane da Pastore dei Tatra, Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese, Cane da Pastore Olandese, Cane da Pastore Polacco, Cane Lupo Cecoslovacco, Cane Lupo di Sarloos, Pastore Tedesco, Schapendoes Olandese, Shetland Sheepdog, Rough Collie, Welsh Corgi Pembroke.

Gruppo 2: Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri

Alano, Bovaro dell’Appenzell, Bovaro del Bernese, Boxer Tedesco, Bulldog, Bullmastiff, Cane Corso Italiano, Cane da Montagna dei Pirenei, Cane da Montagna dell’Atlante, Cane da Pastore del Caucaso, Cane da Pastore dell’Anatolia, Cane di San Bernardo, Dobermann, Dogo Argentino, Dogue de Bordeaux, Fila Brasileiro, Grande Bovaro Svizzero, Hovawart, Landseer, Leonberger, Mastiff, Mastino Napoletano, Mastino Spagnolo, Mastino Tibetano, Pinscher Nano, Pinscher, Rottweiler, Schnauzer Gigante, Schnauzer Medio, Schnauzer Nano, Shar Pei, Terranova.

Gruppo 3: Terrier

Airedale Terrier, American Staffordshire Terrier, Australian Silky Terrier, Bedlington Terrier, Border Terrier, Bull Terrier, Cairn Terrier, Deutscher Jagdterrier, Fox Terrier, Irish Soft Coated Wheaten Terrier, Irish Terrier, Jack Russell Terrier, Kerry Blue Terrier, Lakeland Terrier, Norwich Terrier, Scottish Terrier, Staffordshire Bull Terrier, Welsh Terrier, West Highland Terrier, Yorkshire terrier

Gruppo 4: Bassotti

Bassotto a pelo corto, Bassotto a pelo duro, Bassotto a pelo lungo

Gruppo 5: Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo

Akita, Alaskan Malamute, Basenji, Chow Chow, Cirneco dell’Etna, Samoiedo, Shiba, Siberian Husky, Spitz Tedesco (o Volpino di Pomerania), Volpino Italiano

Gruppo 6: Segugi

Anglo-Francais de Petite Venerie, Ariegeois, Basset Artesien Normand, Basset Bleu de Gascogne, Basset Fauve de Bretagne, Basset Grifon Vendeen, Basset Hound, Beagle, Beagle-Harrier, Bloodhound (Chien de Saint-Hubert), Briquet Griffon Vendeen, Dalmata, Grand Bleau de Gascogne, Griffon Nivernais, Petit Bleu de Gascogne, Poitevin, Porcelaine, Rhodesian Ridgeback, Segugio del Giura, Segugio Italiano

Gruppo 7: Cani da Ferma

Bracco d’Auvergne, Bracco del Bourbonnais, Bracco di Saint-Germain, Bracco Francese, Bracco Italiano, Bracco Ungherese, Cane da Ferma Tedesco, Epagneul Bleu de Picardie, Epagneul Breton, Epagneul de Picardie, Epagneul Francais, Griffone a pelo duro, Piccolo Munsterlander, Pointer inglese, Setter Gordon, Setter Inglese, Setter Irlandese, Spinone Italiano, Weimaraner

Gruppo 8: Cani da riporto, cani da cerca e cani d’acqua

Cocker Spaniel Inglese, Flat-Coated Retriever, Golden Retriever, Labrador Retriever, Lagotto Romagnolo, Springer Spaniel Inglese

Gruppo 9: Cani da Compagnia

Barbone, Bichon a Poil Frisé, Bichon Havanai, Bichon Maltese, Bolognese, Boston Terrier, Bulldog Francese, Carlino, Cavalier King Charles Spaniel, Chihuahua, Chin, Coton de Tulear, Epagneul Nano Continentale (Papillon), Lhasa Apso, Pechinese, Piccolo Cane Leone, Shih-Tu, Spaniel del Tibet, Terrier del Tibet

Gruppo 10: Levrieri

Azawakh, Borzoi, Greyhound (Levriero Inglese), Irish Wolfhound, Levriero Afgano, Piccolo Levriero Italiano, Saluki, Sloughi (Levriero Arabo), Whippet.

Cosa mangiano le tartarughe di terra

Domanda: Cosa mangiano le tartarughe di terra?

Risposta: Dipende. La maggior parte delle tartarughe di terra è erbivora: si nutrono esclusivamente di erbe spontanee. Altre sono onnivore e hanno una dieta prevalentemente vegetariana ma con l’aggiunta di pasti occasionali a base di insetti e molluschi (come le chiocciole).

cosa mangiano le tartarughe di terra

Cosa mangiano le tartarughe di terra?

Prima di rispondere è bene identificare la tartaruga. Alcune delle tartarughe di terra più diffuse in Italia, come Testudo Hermanni e Testudo Ibera sono animali strettamente erbivori.

Se non sapete a quale specie appartiene, consultate un veterinario specializzato nella cura di questi animali.

L’alimentazione corretta dovrebbe fornire calcio e fibre; questi elementi si trovano naturalmente nelle erbe di campo, che contengono anche sali minerali e altri principi nutritivi utili per la salute animale.

La dieta dovrebbe essere composta per il 90% da:

  1. Erbe spontanee (in grande quantità)
  2. Erba secca
  3. Radicchio
  4. Indivia
  5. Cicoria
  6. Insalata fresca
  7. Zucchine
  8. Verdure a foglia verde

Per il rimanente 10% si possono somministrare frutti.

Attenzione: Prima di somministrare frutta e verdura alla tartaruga dovrete lavarla scrupolosamente. Questi animali sono molto sensibili alla presenza di fitofarmaci o pesticidi.

Attenzione: Cavoli, broccoli, cavolfiori, pomodori e melanzane (in generale tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle brassicacee e a quella delle solanacee) devono essere somministrati in piccole quantità poiché possono causare problemi intestinali alla tartaruga.

La dieta ideale

La dieta ideale è quella naturale. Lasciate la vostra tartaruga di terra in giardino e si nutrirà in autonomia con le erbe spontanee che crescono. Potete seminare delle aiuole con fiori di campo apposta per lei.
Ma fate attenzione ai fitofarmaci e ai pesticidi: le tartarughe devono pascolare esclusivamente in spazi verdi non trattati.

Se la tartaruga pascola in giardino, assicuratevi che siano disponibili tante erbe di campo diverse.

Se la tartaruga non ha un giardino a disposizione, variate il più possibile le verdure che mangerà, prediligendo il radicchio, la cicoria, l’indivia e la scarola.

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Axolotl: aspetto, caratteristiche e comportamento

L’axolotl (Ambystoma mexicanum), conosciuto anche come salamandra messicana, è un anfibio neotenico originario del Messico. Allo stato selvatico si trova nel lago Xochimilco e negli altri laghi nei dintorni di Città del Messico.

L’axolotl viene allevato e riprodotto con successo in cattività. Allo stato selvatico, invece è una specie a rischio critico di estinzione, a causa dell’inquinamento e della distruzione del suo habitat.

axolotl

Aspetto dell’axolotl

L’axolotl è una salamandra lunga da 15 a 23 centimetri. Sono stati avvistati esemplari da 30 a 45 centimetri, ma si tratta di casi eccezionali.

Esistono quattro diverse pigmentazioni della pelle:

  • leucistico (rosa pallido)
  • albino (dorato)
  • melanoide (nero senza macchie)
  • assantico (grigio)

Gli allevatori selezionano prevalentemente axolotl leucistici e albini, più ricercati dagli appassionati per la livrea esotica.

L’axolotl possiede tre paia di branchie appena dietro la testa, con le quali smuove l’acqua catturando l’ossigeno.

Queste salamandre sono capaci di rigenerare le ferite in modo completo, senza cicatrici o menomazioni: un axolotl può rigenerare arti, parti di organi danneggiate e perfino parte del cervello.

Alimentazione

L’axolotl si nutre di insetti, pesciolini, piccoli molluschi e crostacei. Come la maggior parte degli anfibi, queste salamandre sono estremamente voraci.

axolotl leucistico

Allevare l’axolotl

Acquistare un axolotl

Importante – L’axolotl è una specie a rischio di estinzione. Per questo motivo, tutti gli esemplari venduti o acquistati devono essere provvisti di certificazione CITES che attesti il fatto che gli esemplari ceduti non sono stati catturati allo stato selvatico. Possedere un esemplare di salamandra messicana sprovvista di questo documento espone il proprietario a conseguenze legali. Per questa ragione raccomandiamo di non acquistare esemplari sprovvisti di certificazione CITES.

come allevare un axolotl informazioni

L’acquario

Introduzione – L’axolotl si può allevare in acquario, a patto di allestire un ambiente adatto alle sue esigenze. Per allevare un esemplare singolo, è necessaria una vasca da 100 litri. Se possibile, sarebbe meglio optare per un acquario più grande, da 160 a 200 litri. Per allevare una coppia di salamandre è indicato un acquario da 200 litri. Un acquario troppo piccolo è fortemente sconsigliato: lo spazio insufficiente provoca stress e può condurre gli animali ad una morte precoce. L’acquario non dovrà essere condiviso con altre specie: l’axolotl è un predatore aggressivo che divorerebbe qualsiasi specie più piccola.

Temperatura dell’acqua – L’acqua deve essere fredda, con una temperatura compresa tra 10°C e 20°C. Non occorre utilizzare un riscaldatore d’acqua, mentre è indispensabile un buon filtro esterno per mantenere l’acqua ossigenata e microfiltrata.

Substrato – Il substrato dell’acquario deve essere costituito da sabbia finissima; evitate la sabbia grossa o i piccoli sassi: l’axolotl li mangerebbe rischiando un’occlusione intestinale dagli esiti fatali.

Filtro – L’axolotl adulto raggiunge grandi dimensioni (35cm) e come tutti gli anfibi carnivori produce una grande quantità di rifiuti. Assicuratevi di utilizzare un filtro esterno adeguato per mantenere l’acquario pulito.

Alimentazione

Dieta – L’axolotl si può alimentare con una dieta variegata a base di larve, insetti, piccoli molluschi e crostacei. Come per altre specie di rettili e anfibi, è importante che la dieta sia variegata: evitate di somministrare sempre lo stesso pasto o incorrerete in pericolose carenze nutrizionali.

Frequenza dei pasti – Gli esemplari fino a 2 anni di età vanno alimentati ogni giorno, mentre raggiunta l’età adulta saranno sufficienti due pasti settimanali.

Salute

La salamandra messicana è un anfibio molto robusto: non ha particolari esigenze se non quella di avere uno spazio adeguato.

I principali fattori di rischio per questa specie sono due: l’acqua troppo acida e l’acqua troppo calda. L’axolotl vive in laghi freddi: la temperatura dell’acqua non dovrebbe mai superare i 20°C. Inoltre, predilige l’acqua dura, con un PH superiore a 7 e inferiore a 8.

Animali con la A

Ecco un elenco di animali con la A (animali il cui nome comune comincia con la lettera A).

Animali con la A

  1. Acciughe (Engraulis): qualsiasi pesce marino appartenente alla famiglia Engraulidae.
  2. Achatina (Achatina): genere di molluschi gasteropodi al quale appartengono le cosiddette “lumache giganti africane”.
  3. Afidi (Aphidoidea): conosciuti come “pidocchi delle piante”, sono insetti che si nutrono della linfa che sottraggono alle piante.
  4. Aironi (Ardeidae): uccellli appartenenti alla famiglia Ardeidae. Sono uccelli trampolieri dal collo allungato, dal becco lungo e dall’aspetto molto slanciato.
  5. Albatro urlatore (Diomedea exulans): uccello con l’apertura alare più ampia del mondo (fino a 350cm). Si tratta di un uccello marino che si ferma raramente sulla terraferma.
  6. Alce (Alces alces): cervide di grandi dimensioni dai palchi (comunemente chiamati “corna) piatti.
  7. Allocco (Strix aluco): piccolo rapace notturno diffuso negli habitat forestali italiani, europei e africani.
  8. Allodola (Alauda arvensis): piccolo uccello passeriforme.
  9. Alpaca (Vicugna pacos): camelide sudamericano dall’aspetto simile al lama, allevato per la sua lana pregiata e per il latte.
  10. Anaconde (Eunectes): famiglia di grossi serpenti costrittori originari del continente americano.
  11. Anatre (Anatidi): famiglia di uccelli acquatici, generalmente migratori.
  12. Anguilla (Anguilla anguilla): pesce dalla forma allungata, vive nelle acque salmastre alla foce dei fiumi. Tutte le anguille raggiungono il Mar dei Sargassi per la riproduzione.
  13. Anguilla elettrica (Electrophorus electricus): pesce elettroforo dalla forma allungata. L’anguilla elettrica è capace di generare scariche della potenza di 850 volt.
  14. Antilopi (Antilopini): famiglia di bovini a cui appartengono le gazzelle.
  15. Ape europea (Apis mellifera): insetto impollinatore diffuso in tutto il continente europeo. Queste api sono capaci di produrre il miele.
  16. Aquila reale (Aquila chrysaetos): grosso rapace diurno.
  17. Aquila di mare (Haliaeetus albicilla): grosso rapace diurno che vive e nidifica nelle aree nebbiose, come paludi e delta dei fiumi.
  18. Ara
  19. Aragosta mediterranea (Palinurus elephas): grosso crostaceo privo di chele, a differenza dell’astice.
  20. Arapaima: genere che comprende alcuni grossi pesci d’acqua dolce tipici dell’Amazzonia, che raggiungono i 3 metri di lunghezza.
  21. Argali (Ovis ammon): pecora selvatica asiatica, è la specie di pecora selvatica più grande.
  22. Argonauta (Argonauta argo): mollusco cefalopode marino che vive a grande profondità.
  23. Aringa (Clupea harengus): pesce marino.
  24. Armadilli (Dasypodoidea): famiglia di mammiferi protetti da una corazza ossea.
  25. Arpia (Harpia harpyja): grosso uccello rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridi.
  26. Arvicola campestre (Microtus arvalis): è il comune topo campagnolo, roditore di piccole dimensioni diffuso in tutto il mondo.
  27. Asino (Equus africanus asinus): equino addomesticato, utilizzato dall’uomo sin dall’antichità per trasportare carichi e compiere lavori agricoli.
  28. Assiolo (Otus scops): è il più piccolo rapace notturno europeo, più piccolo perfino della civetta nana. Le sue dimensioni sono quelle di un merlo.
  29. Astice americano (Homarus americanus): crostaceo marino di colore blu acceso o rosso acceso. Questo predatore ha due chele, una più grande per frantumare il guscio dei molluschi di cui si nutre e una più piccola per estrarre la preda.
  30. Astice europeo (Homarus gammarus): crostaceo marino simile all’astice americano; la differenza principale è il colore del guscio, dai colori meno vivaci.
  31. Astore (Accipiter gentilis): rapace diurno di medie dimensioni, il cui peso va da 0,5 a 2 kg e l’apertura alare da 80 cm a 120 cm.
  32. Attinie (Actiniaria): le attinie sono polipi marini privi di scheletro e di esoscheletro. Le attinie più famose sono gli “anemoni di mare” e i “pomodori di mare”. Esistono oltre 1200 specie di attinie conosciute.
  33. Avvoltoio: nome comune con cui vengono indicati numerosi uccelli saprofagi (uccelli “spazzini” che si nutrono di carcasse), caratterizzati dalla testa e dal collo privi di piume.
  34. Axolotl (Ambystoma mexicanum): salamandra che popola i laghi del Messico, dotata di tre paia di branchie che sporgono sopra la testa, simili a tentacoli. L’axolotl viene allevato in cattività, soprattutto nella variante leucocistica, di colore rosa.
  35. Aye Aye (Daubentonia madagascariensis): primate simile a un lemure che vive nelle foreste del Madagascar.

Animali con la:

Rane velose

Esistono decine di rane velenose e una tra loro si è addirittura guadagnata il triste primato di animale più velenoso del pianeta. Scoprite tutte leggendo l’articolo.

Specie di rane velenose

1 Okopipi (Dendrobates tinctoreus)

rane velenose okopipi
Un esemplare di Dendrobates Tinctoreus

L’okopipi, o rana azzurra, abita nelle foreste umide di Panama, della Guyana e del Suriname. Predilige la terraferma, ma ha bisogno di un tasso elevato di umidità per sopravvivere.

Questa rana non supera i 4 cm di lunghezza e si nutre esclusivamente di insetti. Predilige le formiche amazzoniche, che le servono per produrre il suo veleno, la batracotossina.

La tossina di cui è ricoperta è letale per l’uomo e per gli altri animali: è sufficiente 1 grammo di veleno per uccidere un uomo adulto (si stima che ogni esemplare abbia a disposizione circa 4 grammi di veleno nel suo corpo).

Le popolazioni indigene dell’america centrale intingevano le loro frecce nel veleno di okopipi, per renderle letali. Studi recenti hanno mostrato che il veleno rimane attivo per più di due anni.

2 Rana dorata (Phyllobates terribilis)

rane velenose rana dorata
Un esemplare di Phyllobates terribilis

Questa rana è considerato l’animale vertebrato più velenoso del mondo: sono sufficienti pochi milligrammi di veleno per uccidere un uomo.

La rana dorata vive nelle foreste pluviali della Colombia e di Panama. Sin dall’antichità, le popolazioni indigene utilizzavano il veleno di questi animali per avvelenare frecce e dardi. Per questo motivo viene chiamata anche rana freccia o rana dardo.

Il suo veleno, la batracotossina, blocca la trasmissione degli impulsi dal cervello ai muscoli e paralizza in pochi istanti cuore e polmoni, portando alla morte per arresto cardiorespiratorio. Non esiste un antidoto alla batracotossina.

La rana dorata si ciba di insetti, prevalentemente di formiche amazzoniche: è proprio grazie alle sostanze contenute in queste formiche che riesce a produrre il suo veleno. Sembra che le rane tenute in cattività e alimentate con grilli e larve non siano tossiche.

Oggi, la specie è in via d’estinzione a causa della massiccia deforestazione del suo habitat di origine.

3 Rana Arlecchino Variabile (Atelopus Varius)

rana velenosa rana arlecchino
Un esemplare di Atelopus Varius

Originaria del Costa Rica, questa rana è stata scoperta recentemente. Il suo corpo secerne tetradotossina (la stessa tossina prodotta dal pesce palla), un potente veleno capace di bloccare l’attività del cervello.

Si tratta di una tossina per cui non esiste antidoto, potenzialmente letale per l’uomo.

Rane velenose ma non letali

4 Rana pomodoro (Dyscophus antongilii)

rana velenosa rana pomodoro
Un esemplare di Dyscophus antongilii

La rana pomodoro è una rana velenosa che abita nelle aree umide del Madagascar.

Il suo veleno non è letale, ma produce effetti simili a quelli di un’intossicazione.

5 Dendrobate dorato (Dendrobates auratus)

rana velenosa dendrobates
Un esemplare di Dendrobates Auratus

Questa rana abita nelle zone umide delle Hawaii e dell’America Centrale.

Il suo corpo è ricoperto da una secrezione appiccicosa molto irritante, anche se non è letale per l’uomo. Il dendrobate dorato utilizza questo veleno per tenere alla larga i predatori.

6 Dendrobate pigmeo (Oophaga pumilio)

rana velenosa dendrobate pigmeo
Esemplare di Oophaga pumilio

Il dendrobate pigmeno abita nelle foreste umide del Nicaragua e di Panama ed è uno tra gli anfibi più piccoli esistenti.

Come il dendrobate dorato, anche questo anfibio è ricoperto da una secrezione tossica altamente irritante, che ha la funzione di allontanare i predatori. Il suo veleno provoca una forte irritazione delle mucose ma non è mortale per l’uomo.

Altre rane velenose

Come abbiamo anticipato, esistono molte altre specie di rane velenose sparse per il globo.

Perfino il rospo comune (Bufo bufo), benché non sia pericoloso per l’uomo, secerne una mucosa irritante e lievemente velenosa.

Cosa mangiano le api?

Vi siete mai chiesti cosa mangiano le api? Scopriamo insieme la risposta a questa domanda.

cosa mangiano le api dieta

Cosa mangiano le api: la dieta

La dieta delle api operaie è composta prevalentemente da:

  • Nettare. Il nettare costituisce un alimento essenziale per le api, che traggono da esso l’80% degli zuccheri necessari al loro sostentamento.
  • Polline. Il polline è un’ottima fonte di proteine e sali minerali.
  • Pappa reale.  Costituisce l’unico alimento per le regine, ma anche le operaie, occasionalmente, si nutrono con la pappa reale.
  • Miele. Durante l’inverno, quando non è possibile ricavare nettare e polline dai fiori, le api si nutrono con il miele immagazzinato nell’alveare. Le operaie lavorano tutta l’estate per produrre il miele necessario al riposo invernale.

La dieta dell’ape regina invece è composta da:

  • Pappa reale. La regina si nutre esclusivamente di quest’alimento, un liquido denso e viscoso molto nutriente, prodotto dalle operaie a partire dal polline

La dieta dei fuchi (api di sesso maschile) è composta da:

  • Miele. I fuchi si nutrono esclusivamente da miele, prodotto dalle api operaie all’interno dell’alveare. Essi infatti non si occupano di bottinare i fiori.

Le larve (api appena nate, nei primi giorni di vita) si nutrono di:

  • Pappa reale. Non è solo la regina a nutrirsi di pappa reale. Anche le operaie nei primi giorni di vita vengono alimentate con questa sostanza.

Quali sono i fiori preferiti dalle api?

Ogni fiore produce un nettare diverso, contenente zuccheri di diversi tipi e qualità. Alcuni fiori producono un nettare più ricco di glucosio: è il caso del tarassaco, del timo e dell’erica. Altri producono un nettare che contiene prevalentemente saccarosio: castagno, trifoglio, rosmarino. Infine, ci sono fiori ricchi di fruttosio, come quelli della quercia e dell’abete.

Se l’habitat lo permette, le api bottinano una grande quantità di fiori diversi, per assicurarsi di raccogliere pollini e nettari variegati. Tuttavia, gli enzimi presenti nel loro organismo permettono alle api di trasformare uno zucchero in un altro: per questa ragione, se l’habitat è particolarmente povero di fiori, possono limitarsi a raccogliere il nettare di una o due specie vegetali.

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